L’aria in casa Varese è pesantissima in seguito alla bruciante e inequivocabile sconfitta per 4 a 0 subita sul campo del Ligorna. Una disfatta che, più che nel punteggio finale, affonda le radici in una prestazione definita con amarezza una "non prestazione". È in questo clima di profonda delusione che il direttore sportivo Alessio Battaglino ha affrontato l'analisi del momento critico, senza sottrarsi alle responsabilità.

Come si evince dalle dichiarazioni riportate da Varesesport.com, la sensazione generale è di aver subito una vera e propria umiliazione. Il passivo finale si è materializzato soprattutto a causa di inammissibili disattenzioni, in particolare sui calci piazzati, che hanno compromesso irrimediabilmente l'esito della gara. Di fronte a tale risultato, il direttore sportivo ha subito lanciato un messaggio chiaro: è il momento di agire, non di parlare. «Non è il momento di parlare, ma di rimettersi al lavoro», ha esordito con tono risoluto Battaglino, sottolineando che i risultati positivi ottenuti precedentemente non possono essere derubricati a semplice fortuna, ma richiedono la costante applicazione.

La parola d'ordine in questo momento è "silenzio", inteso come dedizione totale e ricominciare a lavorare con la massima umiltà. La priorità assoluta individuata dal direttore sportivo è duplice: ritrovare immediatamente la concentrazione perduta e recuperare gli infortunati, molti dei quali sono fortunatamente vicini al rientro in squadra. Battaglino ha rimarcato come le partite, in questa categoria, si decidano spesso sui singoli episodi, e il Varese ne ha sbagliati troppi nell'arco dei novanta minuti.

Il dirigente non ha però cercato alibi o scuse per la squadra, anzi, ha voluto includere sé stesso nella lista dei responsabili, un gesto di trasparenza e forte assunzione di responsabilità: «Ma non cerco scuse: le responsabilità sono anche mie». Questo approccio evidenzia la volontà di creare un fronte unico nella reazione, chiedendo soprattutto ai calciatori più esperti di mettersi alla guida del rilancio.

L'obiettivo immediato non può che essere quello di lasciarsi alle spalle questa sconfitta pesante con una reazione d'orgoglio. È un dovere verso l'intera piazza. «L’obiettivo è rialzarsi subito, per rispetto della maglia e della piazza», ha concluso il direttore sportivo, impaziente di voltare pagina e ritrovare subito la giusta determinazione. La sua chiusura è un monito che suona come una chiamata alle armi: «Vorrei ripartire già domani», a dimostrazione che il tempo per le recriminazioni è finito e deve lasciare spazio alla ricostruzione. La piazza attende ora il messaggio di Pastore e, soprattutto, una reazione forte e immediata da parte di tutta la squadra.

Sezione: Serie D / Data: Lun 13 ottobre 2025 alle 19:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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