Un gesto impulsivo ma non antisportivo. Questa la posizione ufficiale del Brindisi riguardo l'espulsione del proprio attaccante Marko Rajkovic, avvenuta durante la recente trasferta di Manfredonia. La società adriatica ha voluto fare chiarezza sull'episodio che ha costretto la squadra a giocare in inferiorità numerica, pubblicando un comunicato ufficiale in cui analizza l'accaduto e prende posizione a difesa del proprio tesserato.
Gli auguri al calciatore infortunato
Il primo pensiero del club biancazzurro è stato rivolto ad Antonio Sepe, il calciatore del Manfredonia coinvolto nell'episodio. "Il Brindisi FC desidera rivolgere ad Antonio Sepe un sentito augurio di pronta guarigione, con l'auspicio di rivederlo al più presto in campo", si legge nella nota ufficiale. Un messaggio che sottolinea la sportività della società pugliese, attenta a manifestare vicinanza all'avversario prima ancora di entrare nel merito della vicenda.
La contestualizzazione dell'episodio
Nel comunicato, il Brindisi ha voluto inquadrare l'accaduto come "una dinamica di gioco accesa e sopra le righe", puntualizzando però che quanto successo non rispecchia il profilo sportivo e umano di Rajkovic. La società adriatica ha infatti tenuto a precisare che l'attaccante "ha sempre dimostrato serietà, correttezza e spirito sportivo", evidenziando come sia stato spesso "destinatario di trattamenti duri da parte degli avversari" mantenendo comunque "autocontrollo e rispetto delle regole".
Un gesto impulsivo, non premeditato
Il club biancazzurro ha descritto l'azione che ha portato all'espulsione di Rajkovic come "una reazione impulsiva, non premeditata né dettata da volontà antisportiva". Una precisazione importante, che mira a distinguere tra un comportamento occasionale dovuto all'adrenalina del momento e una condotta antisportiva deliberata.
Nella nota si specifica anche che la società "stigmatizza" comunque il gesto, riconoscendone l'inappropriatezza, e che lo stesso calciatore "non ha esitato a riconoscere come sbagliata" la propria reazione. Un'ammissione di responsabilità che, secondo il club, testimonia ulteriormente la correttezza del giocatore.
La volontà di voltare pagina
Il comunicato si chiude con un nuovo augurio di pronta ripresa rivolto a Sepe e con la dichiarazione di "piena disponibilità a voltare pagina con senso costruttivo e di responsabilità". Un messaggio che evidenzia la volontà del Brindisi FC di superare l'episodio, mantenendo però un atteggiamento responsabile e costruttivo.
La posizione assunta dalla società pugliese appare quindi equilibrata: da un lato non si nega la gravità del gesto che ha portato all'espulsione del proprio attaccante, dall'altro si contestualizza l'episodio sottolineando come questo rappresenti un'eccezione nel comportamento abitualmente corretto di Rajkovic.
Resta ora da vedere quali saranno le eventuali conseguenze disciplinari per l'attaccante biancazzurro e come questa vicenda influenzerà il prosieguo della stagione per il Brindisi FC, chiamato a fare a meno del proprio giocatore nelle prossime partite a causa della squalifica che inevitabilmente seguirà l'espulsione diretta.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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