Nuova grana in casa Terracina. Una decisionde del prefetto di Latina, Antonio D'Acunto, aumenta la pendenza della salita che i tigrotti dovranno affrontare in questo finale di campionato. Proprio quando c'è da giocarsi il tutto per tutto per il salto di categoria, infatti, arriva il divieto di accesso allo stadio Mario Colavolpe. Impianto chiuso sia per la tifoseria locale che per quella ospite. Gare casalinghe a porte chiuse dunque ed a tempo indeterminato, sì perchè come specificato dalla prefettura il divieto di accesso resterà in vigore sino a quando non verranno predisposti due distinti percorsi di esodo per ciascuna tifoseria. Una brutta tegola per i biancoazzurri che tra due domeniche dovranno ospitare la Lupa Roma in una gara fondamentale per la lotta promozione.

La reazione della società non si è fatta attendere e con un comunicato stampa l'intero organigramma del Terracina si è azzerato consegnando le proprie dimissioni. Un gesto certamente da interpretare col giusto valore simbolico, una protesta che si spera possa avere il giusto eco ed indurre chi di dovere ad un giusto dialogo per risolvere la situazione. Di seguito il comunicato del Terracina.

Ci spiace che gli sportivi e i tifosi che vogliono il bene del Terracina non possano godere di un pomeriggio spensierato, col piacere di sostenere nelle partite casalinghe la squadra del cuore e della propria città. Probabilmente gli autori di questi comportamenti, puniti singolarmente dalla giustizia ordinaria, non si rendono conto dei disagi che provocano alla collettività. Pur mantenendo fede agli impegni sportivi fino al termine della stagione, il consiglio d’amministrazione della società e la dirigenza tutta rassegnano le dimissioni. A questo punto è impossibile fare qualsiasi tipo di programmazione, sia a breve che pluriennale, nel dilettantismo o eventualmente nel professionismo. Pur accettando la decisione del Prefetto ci rendiamo conto che questo provvedimento restrittivo punisce soltanto la parte sana dei sostenitori, che è la quasi totalità dei presenti allo stadio. Penalizza inoltre la società che ha ratificato degli accordi economici importanti con gli sponsor. Da parte nostra crediamo di aver messo il massimo impegno anche nel sostentamento dell’ordine pubblico, cercando una collaborazione positiva con i tifosi stessi; ne è un esempio evidente l’incontro che abbiamo organizzato con il legale Giannichedda, esperto di giustizia sportiva, al quale ha preso parte proprio una delegazione di supporter. Purtroppo le azioni di causa ed effetto rendono difficoltoso il proseguimento della nostra attività, la quale è animata da passione e finalizzata principalmente al bene di una collettività già penalizzata, e in parte frustrata, dal momento storico che viviamo.

Sezione: Serie D / Data: Sab 08 marzo 2014 alle 12:30
Autore: Anna Laura Giannini
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