La trasferta calabrese si chiude con un pareggio amaro per la Reggina, che sul terreno di gioco della Vibonese non è riuscita a trovare la via del gol nonostante diverse occasioni create. Un risultato che lascia l'amaro in bocca per una squadra che aveva mostrato segnali di miglioramento rispetto alle precedenti uscite.
Il match si è sviluppato prevalentemente a senso unico, con gli ospiti che hanno dominato territorialmente per lunghi tratti della gara. Tuttavia, la sterilità offensiva ha impedito alla compagine di Trocini di capitalizzare la superiorità mostrata sul campo.
Primo tempo di studio, nella ripresa aumentano i ritmi
La prima frazione di gioco è stata caratterizzata da fasi di studio reciproco, con entrambe le formazioni che hanno preferito non scoprirsi troppo. La Vibonese ha adottato un atteggiamento prudente, mentre gli amaranto hanno cercato di imporre il proprio gioco senza tuttavia riuscire a creare pericoli concreti.
Nella ripresa i ritmi si sono intensificati e al 52° minuto è arrivata la prima vera occasione della partita. Ferraro, in una ripartenza veloce, si è presentato solo davanti al portiere avversario ma il suo tiro diagonale è terminato di poco a lato. Una chance importante sprecata dal numero 9, che comunque si è dimostrato uno dei più vivaci tra le fila amarante.
Le mosse di Trocini non sortiscono l'effetto sperato
Al 60° minuto l'allenatore ospite ha deciso di cambiare l'assetto tattico, inserendo Montalto e Ragusa al posto di Di Grazia e Barillà, passando a un più offensivo 4-2-4. La mossa sembrava poter dare i frutti sperati quando, al 70°, si è presentata un'occasione clamorosa.
In una ripartenza perfetta, con superiorità numerica, Montalto ha servito Ragusa completamente libero sulla destra. Il numero 11, in una situazione ideale per sbloccare il risultato, ha incredibilmente sparato fuori da posizione favorevolissima, sprecando quella che poteva essere la svolta della partita.
La Vibonese si affaccia in attacco
La squadra di casa, che aveva mantenuto un profilo basso per gran parte dell'incontro, ha trovato il coraggio di affacciarsi in avanti al 74° minuto. Un traversone preciso dalla destra di Bonotto ha trovato impreparata la difesa amaranto: Musy, completamente solo al centro dell'area, ha colpito di testa ma la sua conclusione è terminata di poco a lato.
È stata l'unica vera occasione per i padroni di casa, che hanno dimostrato di poter essere pericolosi quando riuscivano a organizzare azioni offensive.
Finale di sofferenza per un pareggio che sa di beffa
Negli ultimi minuti Trocini ha inserito Correnti al posto di Ferraro, riequilibrando maggiormente la squadra in fase difensiva. La Vibonese, galvanizzata dall'occasione creata, ha iniziato a gestire meglio gli spazi, impedendo agli avversari di avvicinarsi pericolosamente alla propria area di rigore.
Il risultato finale premia una formazione di casa che, pur non brillando particolarmente, è riuscita a portare a casa un punto prezioso contro un avversario sulla carta superiore.
L'analisi: ancora problemi in zona gol
Per la Reggina si tratta dell'ennesima occasione sprecata in questo avvio di stagione. Nonostante un atteggiamento più propositivo rispetto alle precedenti uscite, in particolare quella di Favara, la squadra continua a mostrare evidenti lacune in fase realizzativa.
Gli amaranto hanno dimostrato di saper creare occasioni e di avere le qualità per dominare partite di questo tipo, ma la mancanza di cinismo sottoporta rappresenta un problema che l'allenatore dovrà necessariamente risolvere per ambire a obiettivi più ambiziosi.
Il pareggio ottenuto dalla Vibonese può considerarsi insperato, considerando l'andamento generale della gara e le occasioni create dagli avversari. Per la formazione amaranto, invece, si tratta di due punti gettati al vento contro una squadra certamente alla portata.
La strada per trovare continuità di risultati appare ancora lunga per la compagine di Trocini, che dovrà lavorare intensamente sui meccanismi offensivi se vorrà trasformare la superiorità territoriale in vittorie concrete.
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