La sesta giornata di Serie D, Girone F, ha regalato spunti di riflessione. L'Ostiamare consolida il proprio dominio solitario in vetta, mentre alle sue spalle si accende la lotta per le posizioni di vertice. Ma è soprattutto nelle zone calde della classifica che i risultati del weekend hanno prodotto gli scossoni più significativi.
Con il roboante 3-0 inflitto al Sora, l'Ostiamare raggiunge quota 18 punti e allunga ulteriormente sul gruppone degli inseguitori. Sei vittorie in sei partite: un rullo compressore che non conosce ostacoli. Vagnoni, Vianni e Badjie hanno firmato il tris che conferma la solidità di una squadra che non sembra avere punti deboli. La continuità mostrata dai laziali è impressionante: i biancoviola non hanno concesso nemmeno una pausa di riflessione agli avversari. Diciotto punti su diciotto disponibili rappresentano un messaggio inequivocabile al campionato: l'Ostiamare c'è, e non ha intenzione di mollare la presa.
Se l'Ostiamare sembra viaggiare su binari privilegiati, la lotta per il secondo gradino del podio si fa sempre più avvincente. L'Ancona, grazie alla doppietta di Cericola contro la Recanatese (2-0), si porta a 15 punti e conferma le proprie ambizioni. La vittoria di domenica porta a cinque i successi consecutivi, dopo l'esordio amaro in campionato con la caduta al Del Conero proprio contro l'attuale capolista Ostiamare.
Subito dietro, a 14 punti, troviamo L'Aquila e Teramo. Gli abruzzesi dell'Aquila hanno offerto la prestazione più convincente della giornata, demolendo l'Unipomezia con un perentorio 5-1. Banegas e Sparacello, entrambi autori di una doppietta, hanno guidato una squadra che sembra aver trovato la quadratura del cerchio.
Il Teramo, invece, ha dovuto sudare per avere ragione della Maceratese (2-1), ma i tre punti conquistati grazie alle reti di Pavone e Fall rappresentano un bottino prezioso. I biancorossi dimostrano di avere il carattere necessario per restare agganciati al treno delle prime.
Ma se c'è una squadra che ha saputo interpretare al meglio lo spirito del massimo campionato dilettantistico nazionale, quella è il Chieti. Dopo il pareggio interno contro L'Aquila nella quinta giornata, i teatini hanno immediatamente centrato un successo importante in trasferta espugnando il campo del Notaresco con un preziosissimo 2-1. I neroverdi salgono così a 10 punti, rilanciando le proprie ambizioni di alta classifica.
Nella parte bassa della classifica, meritano menzione le prestazioni di Vigor Senigallia e Atletico Ascoli. I marchigiani della Vigor, dopo la disfatta casalinga contro il Teramo (1-3), hanno immediatamente reagito espugnando il campo del Fossombrone (2-1 con reti di Braconi e Pandolfi). Sette punti in classifica che rappresentano una base di partenza incoraggiante.
L'Atletico Ascoli, reduce dallo 0-2 interno contro l'Ostiamare, si è riscattato con autorevolezza travolgendo il fanalino di coda San Marino (3-0 in trasferta). Nonni, Vechiarello e Didio hanno firmato un successo che vale oro per il morale e per la classifica: 5 punti che non tengono i marchigiani fuori dalla zona rossa ma ora tirarsene fuori sarà molto meno complicato.
In fondo alla classifica, la situazione si fa sempre più complicata per San Marino e Castelfidardo. I sammarinesi, dopo la vittoria esterna contro la Recanatese (2-0), sono crollati in casa contro l'Atletico Ascoli, restando inchiodati a 3 punti. Il Castelfidardo, invece, dopo lo 0-1 interno contro l'Ancona, ha strappato un pareggio prezioso a Termoli (2-2), ma con un solo punto in sei giornate il margine di manovra si assottiglia pericolosamente.
La sesta giornata del Girone F ha dunque certificato alcune verità: l'Ostiamare è una corazzata, la lotta per le posizioni di vertice è apertissima, e in fondo alla classifica ogni punto pesa come un macigno. Il campionato è ancora lungo, ma le prime indicazioni sono chiare. E nelle prossime settimane, le squadre dovranno dimostrare di che pasta sono fatte.
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