La quinta giornata del Girone F di Serie D ha cristallizzato una gerarchia che comincia a delinearsi con contorni sempre più netti. L'Ostiamare allunga in vetta con autorità, mentre alle sue spalle si muovono squadre capaci di continuità e altre ancora alla ricerca di un'identità definitiva. Una giornata che ha premiato la concretezza e punito severamente chi ha mostrato segni di fragilità.

Quindici punti in cinque partite. Un ruolino di marcia da grande squadra per l'Ostiamare, che espugna il campo dell'Atletico Ascoli con un netto 2-0 e si conferma l'unica formazione a punteggio pieno del girone. La rete di Greco al 23' del primo tempo e il sigillo di Gueye nei minuti finali hanno piegato una delle formazioni più in difficoltà del campionato. Ma a impressionare non è solo la continuità nei risultati: è la solidità difensiva, con appena due reti subite in cinque giornate, e la capacità di colpire nei momenti decisivi. Gueye, già a segno nella precedente vittoria contro la Vigor Senigallia, si sta rivelando un'arma letale per il tecnico laziale.

Il Notaresco risponde presente e tiene il passo delle prime. La vittoria esterna sul campo del Giulianova, firmata Rufini al 26', vale oro colato e conferma la solidità di una squadra che non perde dal 14 settembre, quando incassò un pareggio interno contro l'Atletico Ascoli. Con quattro vittorie – dopo il tris rifilato all'Unipomezia e i successi contro Recanatese, Castelfidardo e ora Giulianova – i rossoblù dimostrano di avere le carte in regola per restare agganciati al treno di testa.

L'Ancona, dal canto suo, non sbaglia il match casalingo contro il Castelfidardo. La rete di Kouko al 7' basta per archviare il derby marchigiano e per confermare il pronto riscatto dopo la sconfitta patita all'esordio contro l'Ostiamare. I dorici hanno trovato la quadratura del cerchio: quattro vittorie consecutive (Termoli, Atletico Ascoli, San Marino e Castelfidardo) che valgono il terzo posto solitario a quota 12 punti. Una rimonta che testimonia il valore della rosa e l'ambizione di una piazza che non può permettersi passi falsi.

Il pareggio interno contro il Chieti (1-1) non scalfisce le certezze dell'Aquila, che resta imbattuta e si conferma tra le formazioni più solide del girone. Il rigore trasformato da Vuthaj al 45' del primo tempo aveva illuso i teatini, ma l'autorete del secondo tempo ha ristabilito l'equilibrio. Per l'Aquila, reduce da tre vittorie consecutive prima di questo pari, si tratta comunque di un punto prezioso che conferma gli 11 punti in classifica e il quarto posto in coabitazione con il Teramo.

Proprio il Teramo ha invece offerto la prestazione più convincente della giornata, sbancando il campo della Vigor Senigallia con un eloquente 3-1. Dopo il pareggio casalingo contro il Chieti nella giornata precedente, i biancorossi hanno mostrato carattere e qualità: il gol di Pietrantonio al 43' del primo tempo ha aperto le danze, poi nella ripresa la squadra di Pomante ha dilagato con Sereni e Vitali Borgarello, vanificando la rete di Caprari. Una prova di forza che consolida il quinto posto e rilancia le ambizioni di una piazza storica.

Il San Marino sblocca finalmente il proprio campionato con un'impresa inattesa. Dopo quattro sconfitte consecutive – contro L'Aquila, Ostiamare, Chieti e Ancona – i titani espugnano il campo della Recanatese con un netto 2-0, grazie alle reti nella ripresa di Visconti e Babbi. Una vittoria liberatoria che spezza un digiuno preoccupante e regala ai sammarinesi i primi tre punti stagionali, dimostrando che anche dopo un avvio da incubo si può trovare la forza per reagire.

La Maceratese, invece, conferma il momento positivo. Dopo aver espugnato il campo del Sora nel turno infrasettimanale (1-0 con gol di Osorio al 39' st), i biancorossi bissano il successo travolgendo 2-0 la Sammaurese, con le firme di Ruani e Neglia su rigore nella prima frazione. Due vittorie consecutive che rilanciano prepotentemente la squadra in zona playoff e certificano la fine del periodo di difficoltà iniziale.

L'Unipomezia piega il Termoli 2-0 in trasferta grazie alle reti nella ripresa di Della Pietra e Bordi, riscattando immediatamente il pesante 4-2 incassato dal Notaresco. I laziali confermano di essere una squadra dal carattere forte, capace di reagire ai momenti difficili e di conquistare punti preziosi lontano dalle mura amiche.

Lo 0-0 tra Sora e Fossombrone ha invece bloccato entrambe le formazioni in zona centrale della classifica. Per il Sora, reduce dalla sconfitta casalinga contro la Maceratese nel turno infrasettimanale, si tratta di un pareggio che interrompe la flessione ma non consente di rilanciarsi, lasciando i laziali a quota 5 punti. Il Fossombrone, dal canto suo, dopo il pareggio infrasettimanale a Giulianova (1-1, con Bucchi che rispose al gol di Carbonelli al 50' st), continua a muovere la classifica attestandosi a quota 7 punti insieme a Termoli e Chieti.

In fondo alla classifica, il Castelfidardo resta drammaticamente a zero punti dopo cinque giornate. La sconfitta casalinga contro l'Ancona è l'ennesima mazzata per una squadra che non riesce proprio a sbloccarsi. L'Atletico Ascoli, con soli 2 punti frutto di due pareggi (con L'Aquila all'esordio e con il Notaresco alla seconda giornata) e tre sconfitte, non se la passa molto meglio: l'ultima battuta d'arresto casalinga contro l'Ostiamare certifica un avvio di stagione drammatico.

L'Ostiamare sembra aver preso il largo, ma Notaresco e Ancona non mollano la presa. L'Aquila e il Teramo si confermano outsider credibili, mentre nelle zone basse della classifica si delinea già un campionato a parte tra squadre che dovranno lottare per evitare guai peggiori. La sesta giornata ci dirà se qualcuno riuscirà a impensierire la capolista o se, come sembra, l'Ostiamare è già in fuga verso traguardi ambiziosi.

Sezione: Serie D / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 15:30
Autore: Nicolas Lopez
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