La compagine giallorossa guidata dal presidente Manolo Bucci sta vivendo un inizio di torneo oltre le aspettative. Dopo la recente affermazione esterna contro l'Ischia, conclusasi con un netto 2-0 grazie alla rete di Michayloskiy e a un'autorete, la formazione laziale occupa la quarta posizione della graduatoria, distante solamente due lunghezze dalla coppia al comando formata da Scafatese e Trastevere.
Un risultato che fa sognare i tifosi, ma che la società e i giocatori accolgono con la consapevolezza che il percorso è appena iniziato. Tra i protagonisti di questo avvio convincente del Valmontone c'è Mauro Marconato, mediano argentino nato a Santa Fè nel 1996, che ha analizzato sia la vittoria in trasferta sia le prospettive della squadra.
Il match disputato sul campo dell'Ischia ha rappresentato un banco di prova significativo per il Valmontone. La formazione campana, reduce da un avvio di stagione complicato, si presentava all'appuntamento con la necessità di invertire la rotta e conquistare punti preziosi.
"Sapevamo di dover giocare su un campo tosto contro una squadra che non aveva iniziato bene e che quindi aveva grande voglia di riscatto", ha spiegato il centrocampista sudamericano, immortalato nella foto di Roberto Benedetti. L'episodio dell'espulsione di un avversario nel corso della prima frazione di gioco non ha facilitato il compito dei giallorossi, che anzi hanno manifestato qualche difficoltà nel gestire la situazione di superiorità numerica.
"Nel primo tempo, anche dopo il cartellino rosso comminato a un avversario, forse abbiamo avuto troppa ansia e non siamo riusciti a gestire bene la partita", ha ammesso con onestà Marconato. La svolta è arrivata nella ripresa, quando la formazione ospite ha saputo imporre il proprio gioco e controllare gli avversari.
"Nella ripresa le cose sono andate decisamente meglio e abbiamo tenuto quasi sempre il possesso del pallone. Il gol del vantaggio ci ha permesso di giocare in modo più tranquillo e l'Ischia si è dovuto sbilanciare alla ricerca del pareggio, poi è arrivato l'autogol che ha chiuso la partita", ha proseguito il giocatore argentino.
La posizione attuale della squadra rappresenta motivo di soddisfazione, soprattutto considerando lo status di neopromossa in serie D. Tuttavia, l'ambiente mantiene i piedi per terra e guarda con lucidità al cammino che attende la formazione nelle prossime settimane.
"Forse non tutti si aspettavano di vederci in quella posizione. Ma al momento la classifica non la guardiamo visto che sono passate appena sei giornate. Questo gruppo sta mettendo in campo lavoro e fame, dobbiamo continuare così", ha dichiarato Marconato, sottolineando l'atteggiamento pragmatico dello spogliatoio.
La filosofia della squadra appare chiara: concentrarsi sul presente, sulla prestazione e sull'impegno quotidiano, senza lasciarsi distrarre da risultati che, per quanto incoraggianti, fotografano una situazione ancora embrionale del campionato.
Il calendario non concede respiro al Valmontone, che dovrà affrontare un doppio appuntamento particolarmente impegnativo. Mercoledì la squadra sarà di scena sul campo del Follonica Gavorrano per i trentaduesimi di finale di Coppa Italia, competizione alla quale la società tiene particolarmente.
"La Coppa è un'altra competizione a cui teniamo, non andremo a fare una passeggiata. Domenica poi ospiteremo il Trastevere primo della classe e sarà una partita bella da giocare, ma ci penseremo da giovedì", ha anticipato il centrocampista mancino, evidenziando come lo staff tecnico abbia scelto di affrontare un impegno alla volta senza sovrapposizioni mentali.
La sfida domenicale contro il Trastevere, attualmente in vetta alla classifica, rappresenterà un test fondamentale per misurare le reali ambizioni della formazione giallorossa e la capacità di competere con le corazzate del girone.
L'arrivo del centrocampista argentino nella rosa del Valmontone è frutto di un percorso che lo ha visto approdare in Italia quattro anni fa. Prima di trasferirsi nel Lazio, Marconato ha militato esclusivamente in club pugliesi, vestendo nell'ultima stagione le maglie di Virtus Francavilla e Gravina.
"Sono da quattro anni in Italia e non mi ero mai spostato dalla Puglia, giocando l'anno scorso con Virtus Francavilla e Gravina. Mister Tiozzo, con cui avevo lavorato a Gravina, mi ha convinto in estate a venire nel Lazio", ha raccontato il giocatore, spiegando le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare la proposta.
Il rapporto di fiducia con l'allenatore, già suo tecnico in passato, ha rappresentato un fattore decisivo nella scelta. Ma non solo: "Mi ha sorpreso il progetto ambizioso della società di cui in tanti mi avevano parlato molto bene e dopo qualche mese posso dire di trovarmi benissimo col gruppo e con tutto l'ambiente", ha concluso Marconato.
Le parole del centrocampista testimoniano come l'inserimento sia avvenuto in modo naturale e come l'atmosfera che si respira all'interno dello spogliatoio sia positiva, elemento fondamentale per affrontare con serenità le sfide che attendono la squadra.
L'avventura del Valmontone in serie D prosegue dunque con entusiasmo e determinazione, nella consapevolezza che ogni partita rappresenterà una battaglia da conquistare con le armi del lavoro e della coesione di gruppo.
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