La stagione della Jesina si sta rivelando un calvario dalle prime battute, con la compagine marchigiana che, dopo cinque turni disputati, occupa la posizione più bassa della classifica con appena un punto all'attivo. Un debutto tutt'altro che incoraggiante per una squadra che aveva acceso le speranze dell'ambiente durante la campagna di rafforzamento estiva, quando gli arrivi di nuovi elementi avevano generato attese significative tra i tifosi biancorossi.

Dinanzi alla situazione critica, la dirigenza jesina ha ritenuto necessario intervenire senza indugi, ricorrendo a una doppia strategia che combina il cambio in panchina con una riconfigurazione della rosa. Giuseppe Puddu siede ora sulla panchina del club, assumendo il testimone da Gianmarco Malavenda nell'ambito di un'operazione pensata per infondere nuovo vigore nel gruppo squadra.

I cambiamenti in corso d'opera

Parallelamente alle modifiche nel ruolo di allenatore, il club sta procedendo con una serie di movimenti che interessano i giocatori, principalmente in uscita. La prima e più significativa separazione riguarda il capitano Cristiano Lapi, il quale ha deciso di risolvere consensualmente il proprio contratto per esigenze di natura personale.

In un comunicato ufficiale, la società ha voluto esprimere la propria riconoscenza nei confronti del difensore, evidenziando come abbia dimostrato "professionalità e attaccamento alla maglia" nel corso degli anni passati tra le fila jesine. Particolare enfasi è stata posta sul ruolo dirigenziale del calciatore, di cui la Jesina ha sottolineato l'impegno nel portare avanti l'incarico di capitano "da vero jesino", rimarcando così il legame profondo che lo ha caratterizzato con la comunità e l'identità del club.

A breve distanza dai giorni della rescissione di Lapi, il club ha formalizzato anche la separazione dal centrocampista Carlo Maria Corneli e dall'attaccante Lion Giovannini. Quest'ultimo rappresentava uno dei riferimenti principali dell'attacco jesino, costituendo un elemento di spicco sul piano della qualità tecnica e della creatività offensiva, motivo per il quale la sua partenza segna ulteriormente una cesura importante nel volto della squadra.

La ricerca di stabilità in una fase transitoria

L'insieme di questi cambiamenti, che investe sia l'aspetto tattico che quello strutturale della rosa, colloca la Jesina in una fase di profonda transizione. Il club si trova ora nella condizione di doversi confrontare con la ricerca di nuove certezze tecniche e di una solidità morale che consenta di risalire da una posizione di classifica particolarmente scomoda.

L'immediato orizzonte della stagione rappresenterà un banco di prova decisivo per verificare se le scelte della dirigenza e l'operato del nuovo condottiero tecnico sapranno tradursi in risultati concreti, restituendo fiducia all'ambiente e gettando le fondamenta per un riscatto nel prosieguo della competizione.

Sezione: Eccellenza / Data: Dom 12 ottobre 2025 alle 12:45
Autore: Anna Laura Giannini
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