Si preannuncia un sabato di grande calcio per le Dolomiti Bellunesi, che si prepara ad accogliere allo stadio "Omero Tognon" di Fontanafredda l'arrivo del Cittadella, considerato universalmente una delle squadre più attrezzate del campionato di Serie C Sky Wifi. Il valore degli avversari è indiscutibile, considerando che fino alla primavera scorsa militavano nella categoria superiore, la Serie B.
Attualmente, i granata si presentano come la squadra più in forma del momento, come testimoniato dalla striscia aperta di ben quattro successi consecutivi e da soli due gol incassati nelle ultime sei uscite. Per poter rallentare la marcia inarrestabile del Cittadella nell'incontro di domani (sabato 8 novembre, fischio d'inizio alle 14.30), i padroni di casa dovranno necessariamente sfoderare una Dolomiti Bellunesi in versione "extra lusso".
La mentalità richiesta dal tecnico
Mister Andrea Bonatti non usa giri di parole e va dritto al nocciolo della questione: «Pur riconoscendo appieno la qualità e il valore intrinseco del nostro avversario, è indispensabile che noi si affronti e si interpreti questa imminente sfida con una necessaria dose di audacia e spregiudicatezza».
Non potrà essere della partita Daniele Mignanelli, il quale dovrà scontare un turno di squalifica: «Mi dispiace molto non poter contare su Daniele, ma, al di là dei giocatori disponibili o assenti, abbiamo piena fiducia nell'intero organico a nostra disposizione. Sia ben chiaro, Mignanelli è un giocatore unico nel suo ruolo e per le sue caratteristiche. Nonostante ciò, non ci mancano elementi che, sebbene con profili e peculiarità diverse, sono in grado di offrire un contributo molto valido». Anche di fronte alla forte compagine guidata dal tecnico Manuel Iori: «L'avevamo inserita tutti, sin dall'inizio, tra le principali candidate alla vittoria finale del torneo, insieme a formazioni come il Vicenza e l'Union Brescia. E ora, dopo alcune comprensibili difficoltà iniziali forse legate al necessario adattamento alla categoria, sta procedendo a pieno regime e a vele spiegate. La loro rosa, in effetti, è di un livello tecnico elevatissimo».
Richiesta di coerenza e focus sul percorso
I dolomitici, da parte loro, arrivano dalla sconfitta subita nel "monday night" giocato a Ospitaletto. «Dobbiamo mantenere una coerenza totale rispetto agli obiettivi che desideriamo centrare – prosegue Bonatti – e rispetto a tutto ciò che facciamo quotidianamente per raggiungerli. Parallelamente, è cruciale mantenere la concentrazione sugli specifici passi da affrontare, all'interno del nostro percorso generale, per avvicinarci al traguardo finale. E poiché il nostro focus è puntato su questi singoli passaggi, è giusto riconoscere ciò che ha funzionato bene e ciò che, al contrario, è andato meno bene, soprattutto in un contesto di trasferta dove avevamo sempre subito gol nel primo tempo, compromettendo irrimediabilmente l'intera gara. Invece, a Ospitaletto, siamo riusciti a restare in equilibrio per ben 55 minuti».
La fiducia nella reazione del gruppo non sembra mancare: «Per quanto riguarda gli aspetti sui quali è necessario migliorare, la risposta data dai ragazzi è sempre stata perfettamente in linea con le esigenze espresse dal collettivo. Poi, è ovvio che alla fine è il risultato a contare più di ogni cosa. In quest'ottica, dovremo trovare la forza e la determinazione per indirizzare gli episodi cruciali della partita a nostro favore».
Bilanciare il rendimento tra casa e trasferta
Ora la priorità è bilanciare le performance tra le sfide casalinghe, dove Burrai e compagni sono riusciti a conquistare punti in quattro occasioni su cinque, e le performance in trasferta: «Giocando a Fontanafredda, abbiamo probabilmente acquisito una consapevolezza differente – conclude l'allenatore originario di Brescia – sulla quale riusciamo ad appoggiarci con maggiore continuità e sicurezza. Magari siamo stati anche un pizzico assistiti dalla fortuna, come è accaduto in occasione delle partite giocate contro il Lumezzane e la Triestina. E in maniera diametralmente opposta a quanto invece accade quando giochiamo lontano dalle nostre mura amiche. Non è possibile sapere con esattezza fino a che punto arrivi la componente della casualità e fino a dove arrivi invece la consapevolezza acquisita. Di certo, sappiamo che possiamo fare molto di più. E, altrettanto certamente, il nostro lavoro quotidiano si concentra sul concreto e sulle specifiche situazioni di gioco. Anche se, in diversi interpreti, la squadra ha già mostrato notevoli miglioramenti: solo che non sempre la somma delle varie componenti individuali restituisce poi un esito positivo in termini di risultato finale».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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