Emergenza Union Brescia, Diana all’attacco: «Fuori anche Balestrero, ma la coesione del gruppo non ammette alibi»

Situazione complessa in casa Union Brescia in vista della partita di domenica al Rigamonti contro l'Alcione. Il tecnico Aimo Diana, nella conferenza stampa della vigilia, ha dipinto un quadro di emergenza, con l'infermeria piena che condiziona pesantemente le scelte.

«Questa settimana ho stilato la formazione confrontandomi prima con la dottoressa e poi con il mio vice, Filippini» ha ammesso Diana, non nascondendo la gravità del momento. «Ogni volta che ricevo una sua chiamata, subentra una certa preoccupazione. Abbiamo delle idee chiare, ma accade che possa succedere un imprevisto. Rispetto alla scorsa settimana, recuperiamo Di Molfetta almeno per la panchina, anche se non è ancora al top della condizione. Balestrero, invece, ha accusato un affaticamento e non credo proprio che riesca a scendere in campo questa domenica».

La coesione come unica risorsa

Il mese che si apre sarà intenso, e l'emergenza infortuni limita la possibilità di turnover. «Stiamo entrando in un periodo molto fitto di impegni, e le rotazioni ci farebbero estremamente comodo. Capitano momenti così in una stagione, ma, a mio avviso, possiamo e dobbiamo gestirli. Ovviamente, dovremo affidarci ad altre peculiarità della squadra, come la coesione e lo spirito di gruppo. Metteremo sempre in campo una squadra molto competitiva, e quella di domenica non farà eccezione».

Diana ha poi analizzato la tipologia degli stop fisici: «È chiaro che noi monitoriamo costantemente gli infortuni: quelli muscolari sono solo tre o quattro, mentre quelli ossei e articolari, che derivano da traumi, sono decisamente di più. C'è chi riesce ad assorbire meglio e chi necessita di più tempo per recuperare: su questi aspetti, purtroppo, possiamo incidere ben poco. A volte succedono anche in allenamento, perché noi pretendiamo sempre un'intensità elevatissima durante le sedute. Dà fastidio quando le assenze colpiscono prevalentemente un singolo reparto, ma ciò che mi preoccupa di più è la gestione fisica nell'arco dei novanta minuti di gioco».

L'Alcione è un avversario di vertice

Le assenze forzate stanno anche abbassando l'età media della formazione: «Adesso, con questa serie di infortuni, la nostra squadra è diventata più giovane e non ha più l'elevata esperienza che avevamo in precedenza. Ma tutti i miei ragazzi sono pronti, affidabili e preparati a dare il loro contributo».

Il tecnico conosce bene l'Alcione, prossimo avversario: «L'Alcione lo conosco a memoria fin dall'anno scorso, e il loro allenatore è davvero bravo. Se si ignora il nome Alcione, che magari per alcuni non è altisonante, e si va ad analizzare gli interpreti, si scopre che sono tutti ottimi giocatori per la categoria. Mi aspetto che l'Alcione si collochi stabilmente nelle prime cinque o sei posizioni del campionato».

Mercato svincolati e cambi tattici

Riguardo alla possibilità di ricorrere al mercato degli svincolati per tamponare l'emergenza, Diana ha rivelato che la società ha valutato attentamente, ma senza trovare la soluzione giusta: «Abbiamo intrapreso le riflessioni del caso fin da subito con il direttore e la proprietà. È naturale che ci siamo guardati intorno, ma non abbiamo portato avanti alcuna trattativa. È molto difficile individuare giocatori che siano subito pronti, specialmente nel mercato estero. Inoltre, dobbiamo tenere in grande considerazione la finestra di gennaio come momento fondamentale per eventuali correzioni. Stiamo continuando a monitorare la situazione, ma per ora non riusciamo a trovare un calciatore che sia effettivamente utile alle nostre esigenze».

Infine, un'apertura sulla possibilità di un cambio modulo per sopperire alle assenze: «Se devo essere onesto, potrei anche pensare a una variazione del sistema di gioco, magari da attuare a gara in corso. Ho provato qualcosa di diverso in settimana, ma i miei interpreti non sono tantissimi. L'unica variazione concreta che ho la possibilità di fare è passare alla difesa a quattro; per il resto, cambierebbe poco. L'abbiamo allenata un po' in settimana, anche se non moltissimo: valuteremo in base all'andamento del match».