Il direttore sportivo della Dolomiti Bellunesi, Jacopo Giugliarelli, ha tenuto una conferenza stampa per introdurre ufficialmente il nuovo allenatore, Andrea Bonatti, e per chiarire le motivazioni che hanno portato alla separazione da mister Nicola Zanini. Le parole del dirigente hanno delineato una scelta dettata dall'esigenza di dare una svolta a una situazione di classifica ritenuta insoddisfacente e di proiettare il club verso traguardi più ambiziosi.

Giugliarelli ha subito voluto ribadire il pieno riconoscimento del lavoro svolto dal tecnico uscente, pur sottolineando la necessità di agire in base all'attuale andamento sportivo. «Premesso che non c’è alcuna volontà di cancellare quanto di positivo è stato fatto, ma anzi di riconoscerlo ulteriormente, dobbiamo però prendere coscienza del momento che stiamo vivendo. E ampliare l’orizzonte».

Il dirigente ha poi focalizzato l'attenzione sui dati statistici, che hanno rappresentato la base oggettiva per la decisione presa. I numeri, infatti, rivelano un rendimento non all'altezza delle aspettative. «I dati aiutano a comprendere la ragione di alcune decisioni e, in questo senso, abbiamo una media punti di 0,87 a partita, con una proiezione di 33 al termine della stagione, e di due gol incassati a gara». Queste cifre, chiare e inequivocabili, hanno imposto una riflessione sulla direzione intrapresa dal progetto tecnico.

Il direttore sportivo ha voluto enfatizzare che la responsabilità per l’andamento della squadra non può e non deve ricadere unicamente sull'allenatore. Ha invece invitato tutti i componenti della società e, in particolare, i giocatori, ad assumersi le proprie colpe e ad alzare l’asticella dell’impegno.

«Sia chiaro, siamo tutti responsabili: da noi dirigenti ai calciatori, cui chiediamo molto di più», ha affermato Giugliarelli, estendendo la chiamata a una maggiore professionalità e dedizione. L'imperativo categorico è la crescita costante: «Dobbiamo crescere quotidianamente con lo scopo di raggiungere il nostro obiettivo».

La scelta di Andrea Bonatti come nuovo timoniere è stata presentata come la soluzione ideale per imprimere una nuova identità al gioco della squadra e per massimizzare il potenziale di ogni singolo atleta.

«E, per fare questo, abbiamo puntato su un allenatore che è espressione di una forte identità di gioco e migliora ogni atleta a disposizione», ha concluso il direttore sportivo. L'arrivo di Bonatti, dunque, non è visto solo come un cambio in panchina, ma come un investimento in una filosofia calcistica che mira a consolidare un sistema di gioco chiaro e, al tempo stesso, a far progredire individualmente il parco giocatori della Dolomiti Bellunesi.

Sezione: Serie C / Data: Gio 09 ottobre 2025 alle 10:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print