Un episodio insolito emerge dalle decisioni del giudice sportivo di Serie D relative all'ultimo turno di campionato. La Castellanzese 1921 A.S.D. è stata colpita da una sanzione economica di 1.700 euro a seguito di quanto accaduto al termine di una gara disputata dalla formazione lombarda.

Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale, al fischio finale i cancelli d'accesso alla tribuna sarebbero stati aperti, consentendo l'ingresso sul terreno di gioco a una persona la cui identità non è stata accertata. L'individuo in questione si sarebbe presentato come direttore sportivo della società, pur senza che tale qualifica potesse essere verificata o confermata.

Una volta entrato indebitamente sul campo, il presunto dirigente avrebbe rivolto espressioni offensive nei confronti del direttore di gara, in una condotta che ha richiesto l'intervento di un altro rappresentante del club per riportare la situazione sotto controllo. Solo grazie all'azione di quest'ultimo è stato possibile allontanare l'intruso dal terreno di gioco ed evitare ulteriori conseguenze.

La decisione del giudice sportivo non si limita a sanzionare l'episodio dell'invasione di campo e delle offese rivolte all'arbitro. Nel provvedimento viene infatti contestata alla società anche l'omissione di una specifica procedura prevista dalla normativa: la Castellanzese non avrebbe infatti presentato la richiesta di intervento della forza pubblica, un adempimento che le società sono tenute a garantire per assicurare il regolare svolgimento delle competizioni e la sicurezza di tutti i presenti.

L'ammenda complessiva di 1.700 euro rappresenta una sanzione significativa per un club di Serie D, categoria che pure ha visto nel corso degli anni episodi di varia natura legati al comportamento di tesserati, dirigenti e sostenitori. Il caso della Castellanzese si distingue tuttavia per la particolarità della dinamica: non si è trattato di una contestazione legittima da parte di un dirigente regolarmente accreditato, ma dell'intrusione di un soggetto la cui posizione all'interno della società rimane dubbia.

Il referto arbitrale ha permesso di ricostruire con precisione la sequenza degli eventi, fornendo al giudice sportivo gli elementi necessari per adottare il provvedimento sanzionatorio. La natura delle espressioni offensive rivolte al direttore di gara e le modalità con cui l'individuo ha avuto accesso al campo hanno costituito aggravanti nella valutazione complessiva dell'accaduto.

Per la Castellanzese, club con una lunga tradizione nel calcio lombardo, l'episodio rappresenta un momento negativo dal punto di vista disciplinare. La società dovrà non solo far fronte all'esborso economico previsto dalla sanzione, ma anche implementare misure più stringenti per evitare il ripetersi di situazioni analoghe, garantendo un controllo più efficace sugli accessi alle aree sensibili dello stadio.

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Sezione: Serie D / Data: Mer 08 ottobre 2025 alle 00:00
Autore: Chiara Motta
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