Scossone in casa Union Clodiense, dove la direzione sportiva cambia volto in corso d'opera. Il club veneto ha dovuto fare i conti con l'improvviso addio di Sandro Federico, che ha presentato le proprie dimissioni per abbracciare il progetto della nuova SPAL, militante nel campionato di Eccellenza. Una scelta che non è passata inosservata e che ha generato più di qualche malumore all'interno della società.
Il trasferimento dell'ormai ex direttore sportivo alla formazione estense rappresenta il coronamento di un corteggiamento iniziato già nei mesi estivi, quando la compagine emiliana aveva manifestato il proprio interesse per il dirigente. All'epoca, però, Federico era rimasto al suo posto, assicurando continuità al progetto tecnico dell'Union Clodiense.
A fare luce sulla vicenda è stato direttamente il numero uno del club veneto, Ivano Boscolo Bielo, che dalle colonne de Il Gazzettino-Venezia&Mestre non ha nascosto una certa amarezza per le modalità con cui si è concluso il rapporto professionale. Le parole del presidente lasciano trasparire un evidente disappunto per quella che viene percepita come una mancanza di trasparenza.
"Ad Agosto avevamo parlato con lui inerentemente alla sua amicizia con i dirigenti della ex SPAL e lui ci aveva confermato che si trattava solo di quello e che quella consulenza si era limitata a qualche consiglio elargito per qualche giorno e poi il definitivo stop. Dopo quello che è successo possiamo invece ipotizzare che amicizia e collaborazione non si sono mai stoppate e ora tutto si è trasformato in un rapporto ufficiale dopo le dimissioni che abbiamo ricevuto per suoi motivi personali", ha dichiarato Boscolo Bielo.
Le affermazioni del massimo dirigente dell'Union Clodiense suggeriscono quindi che i contatti tra Federico e l'ambiente spallino non si sarebbero mai realmente interrotti dopo l'estate, contrariamente a quanto assicurato dal diretto interessato. Una situazione che ha inevitabilmente creato un clima di tensione e che pone interrogativi sulla gestione della vicenda nelle settimane precedenti l'ufficializzazione del trasferimento.
Federico, dal canto suo, ha già completato il passaggio alla SPAL, presentandosi alla stampa nella sua nuova veste. Il dirigente è chiamato ora a costruire l'organico della compagine che milita in Eccellenza, un progetto ambizioso che ha evidentemente esercitato un fascino irresistibile nonostante la categoria inferiore rispetto a quella in cui opera l'Union Clodiense.
Per la società veneta si apre ora la fase della riorganizzazione. La ricerca del successore di Federico rappresenta una priorità assoluta, considerando l'importanza strategica del ruolo in un momento delicato della stagione. Il nuovo responsabile dell'area tecnica dovrà garantire continuità alle scelte effettuate finora e allo stesso tempo imprimere la propria visione per il prosieguo della stagione e per le future campagne trasferimenti.
Nel frattempo, l'Union Clodiense non è rimasta con le mani in mano sul fronte del mercato, assicurandosi le prestazioni di un centrocampista di esperienza. Il club ha infatti ufficializzato l'ingaggio di Igor Radrezza, calciatore classe 1993 attualmente svincolato, che va ad arricchire il reparto mediano della rosa a disposizione dell'allenatore.
Il comunicato della società illustra il profilo del nuovo acquisto: "L'Union Clodiense ufficializza l'ingaggio di Igor Radrezza, centrocampista classe 1993. Cresciuto nelle giovanili del Padova, Radrezza ha maturato esperienze in diverse squadre: Castiglione, Padova, Monza, Renate, Campodarsego, Crema, Reggiana e SPAL. Con oltre 45 presenze in Serie B, più di 200 in Serie C e oltre 130 in Serie D, porta con sé solidità ed esperienza in mezzo al campo. Benvenuto!".
Il curriculum di Radrezza parla da sé: un percorso professionale che lo ha visto protagonista in numerose piazze del calcio italiano e attraverso diverse categorie. Le sue oltre 400 presenze complessive tra Serie B, Serie C e Serie D rappresentano un bagaglio di esperienza notevole, esattamente ciò che serve per dare equilibrio e sostanza a un centrocampo che ora potrà contare su un elemento di comprovata affidabilità.
La formazione veneta, che tra l'altro potrà contare anche sul contributo di un giocatore che conosce già l'ambiente della SPAL per avervi militato in passato, cerca così di voltare pagina dopo le turbolenze societarie. L'arrivo di Radrezza rappresenta un segnale di vitalità e di volontà di proseguire nel percorso intrapreso, nonostante le difficoltà legate al cambio di direzione sportiva.
La vicenda Federico-SPAL lascia comunque strascichi polemici che difficilmente si dissolveranno in tempi brevi. Il modo in cui si è consumata la separazione ha evidentemente lasciato il segno all'interno dell'ambiente dell'Union Clodiense, con una dirigenza che si sente tradita nelle proprie aspettative di lealtà e trasparenza.
Resta ora da capire quali saranno le prossime mosse del club veneto per riorganizzare l'area tecnica e quali garanzie pretenderà dal futuro direttore sportivo per evitare il ripetersi di situazioni simili. La stagione prosegue e l'Union Clodiense dovrà dimostrare di saper superare questo momento di transizione senza perdere di vista gli obiettivi prefissati.
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