Queste le dichiarazioni di Domenico Di Carlo dopo Pordenone – Lecco.
Mister, quanta delusione?
«Tanta, per tutto l’ambiente. Eravamo in controllo totale e due-tre episodi sono andati tutti a favore del Lecco com’è capitato in altre occasioni. Usciamo in una maniera non meritata, tra andata e ritorno siamo la squadra che ha creato di più. Bisogna dare merito al Lecco che non ha mai mollato ed è stato chirurgico sulle palle inattive».
Ancora sulla partita:
«Dopo la partita si è arrabbiati e delusi, il Lecco ha segnato subito con un’autorete poi abbiamo avuto delle occasioni più importante rispetto alle loro. Stiamo parlando di dodici occasioni create tra andata e ritorno, ma di tre gol subite. Il Pordenone ha dato tutto, ma non è bastato perché bisogna stringersi quando serve dare qualcosa in più. Questo l’abbiamo pagato sulle palle inattive».
Ha visto il presidente?
«No, ma chiaramente sarà arrabbiato. Avevamo tutto per andare in semifinale e siamo rammaricati per non averlo fatto. Lo specchio dell’annata è questo: siamo calati abbiamo sempre pagato. Meritavamo di andare avanti noi, non il Lecco».
Quando la riflessione sul futuro?
«Difficile dirlo, ma questa partita ci deve dare un insegnamento per ripartire. Questa è la Serie C, le partite non sono mai finite anche se avevamo qualche giocatore in meno. Troppo poco per dire che si poteva far meglio, ma il Pordenone dovrà ripartire con la stessa convinzione che ci ha portato in semifinale».
Non vi siete sentiti troppo consapevoli?
«In quel momento stavamo solo aspettando la giocata per fare il secondo gol, le occasioni le abbiamo create ma quando non finalizzi… Non c’era nessun sentore verso l’1-2, dopo l’espulsione di Bruscagin la partita è cambiata e abbiamo pagato a caro prezzo i calci d’angolo. Nell’arco della partita ci sono le palle inattive, noi non siamo stati attenti e concentrati».
Foschi le è ancora simpatico?
«Sempre, anche se le dichiarazioni sul rigore dell’andata sono state esagerate. Non è stata una cosa così scandalosa, ci si è giocato un po’ troppo sopra. Il campo dice che Malgrati ha fatto nove parate e noi abbiamo preso tre gol: dare tutto non è bastato».
Pesata l’assenza di un difensore in panchina?
«Posso dir di si, Zammarini è andato a fare il terzino. Andava gestita meglio qualche palla sui cross, però sono particolari che vai a rivedere quando prendi gol. Bisogna essere più attenti sulle palle inattive».
C’era il rigore del Lecco?
«Non lo so, stasera è stata fatta una partita tra due squadre che volevano vincere e gli episodi hanno premiato il Lecco. L’espulsione ha premiato l’inerzia della partita, la differenza l’hanno fatta i due calci d’angolo».
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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