Recanatese, Josè Cianni: «È una retrocessione che sento tanto mia. Forse ho fatto finta di non vedere...»

Recanatese, Josè Cianni: «È una retrocessione che sento tanto mia. Forse ho fatto finta di non vedere...»

La Recanatese mastica amaro. Non è bastato rimettere in piedi la partita con Sbaffo per ben tre volte perché nel quinto minuto di recupero è arrivata la beffa finale con la rete subita che aveva scritto sulla sfera in fondo al sacco "serie D".

A commentare la gara è stato il direttore tecnico José Cianni che, come ripreso dal Corriere Adriatico, ha dichiarato: "Così fa molto male, è dura accettare una sconfitta del genere per come è maturata. Ci dispiace tantissimo. Ci tenevamo a raggiungere questa salvezza, per noi stessi e soprattutto per tutti quei tifosi che non ci han-no lasciati soli nel momento più difficile della stagione. Ci tenevo a ringraziare tutta la città di Recanati che ci ha dato sostegno in questo periodo e ha riempito il settore ospiti di Pesaro. Negli anni poco feeling, chissà possa essere l'inizio di una vicinanza molto importante".

"È una retrocessione che sento tanto mia. - Obiettivamente dovevo capir prima che qualcosa era finito con il mio amico, Giovanni Pagliari che ringrazierò sempre per tutto quello che ha fatto qui. Forse ho fatto finta di non vedere quello che invece era ovvio. La scelta di cambiare allenatore andava presa prima. È un errore che un professionista non deve fare. Poi eravamo riusciti a mettere in piedi la baracca". 

"Filippi va ringraziato per il lavoro svolto se dobbiamo pensare solo alla partita odierna (di ieri, ndr) non dovevamo perdere, ma è stato un po' il film di tutta la nostra stagione con alti e bassi continui che alla fine abbiamo pagato. Incassiamo il colpo, bisogna saper anche perdere. Ora ci prendiamo del tempo per ragionare e smaltire questa delusione".

"È una retrocessione che sento tanto mia. - Obiettivamente dovevo capir prima che qualcosa era finito con il mio amico, Giovanni Pagliari che ringrazierò sempre per tutto quello che ha fatto qui. Forse ho fatto finta di non vedere quello che invece era ovvio. La scelta di cambiare allenatore andava presa prima. È un errore che un professionista non deve fare. Poi eravamo riusciti a mettere in piedi la baracca". 

"Filippi va ringraziato per il lavoro svolto se dobbiamo pensare solo alla partita odierna (di ieri, ndr) non dovevamo perdere, ma è stato un po' il film di tutta la nostra stagione con alti e bassi continui che alla fine abbiamo pagato. Incassiamo il colpo, bisogna saper anche perdere. Ora ci prendiamo del tempo per ragionare e smaltire questa delusione".