Il tecnico della Salernitana, Giuseppe Raffaele, irradia soddisfazione in sala stampa dopo la vittoria per 3-2 contro la Cavese, un successo in rimonta che testimonia la solidità del progetto. Il mister ha sviscerato la partita, esaltando in particolare la coesione della squadra e il ruolo cruciale dei tifosi.

Raffaele ha spiegato come la sua squadra, in netta crescita dopo la sconfitta con il Cosenza, stia esprimendo un calcio di alto livello. «La squadra, da dopo Cosenza, gioca molto bene al calcio e quando siamo predominanti e creiamo tanto mi posso permettere di scendere in campo con un doppio centravanti,» ha spiegato il tecnico, giustificando la scelta offensiva. Ha aggiunto che questa mossa tattica è stata «il modo migliore per portare altri calciatori ad essere più presenti in fase offensiva.»

Un plauso particolare è andato ad Andrea Ferraris: «Fino ad oggi Ferraris ha giocato sempre come seconda punta, ma è bravo a lavorare tra le linee e ho sfruttato le sue caratteristiche.»

Nonostante il vantaggio della Cavese, Raffaele ritiene che il controllo del gioco sia stato quasi totale, specialmente nel primo tempo, nonostante gli avversari avessero «undici giocatori nella propria metà campo». H

a ricordato: «se non ho perso lucidità ricordo che abbiamo avuto tre occasioni nell'area piccola più tre tiri dalla distanza e qualcosa di interessante su palla inattiva senza subire una sola ripartenza visto che cresciamo nelle preventive. Se non la sblocchi subito diventa complicato per tutti.» La chiave di volta è arrivata nella ripresa: «Nella ripresa abbiamo avuto più qualità nella rifinitura, tanto è vero che abbiamo trovato il pareggio e due volte il vantaggio.»

Nonostante la vittoria e il gioco espresso, il tecnico ha evidenziato le fragilità che ancora affliggono la squadra. «La Salernitana gioca veramente bene al calcio, purtroppo manca ancora qualcosa per essere solida. Oggi tatticamente non abbiamo concesso nulla, eppure abbiamo preso due gol.»

Analizzando le reti subite, ha evidenziato disattenzioni specifiche: «Sullo 0-1 eravamo in tre contro due e abbiamo subito cross e anticipo, il secondo lo avete visto tutti.» Più in generale, ha concluso: «Oggi abbiamo concesso veramente poco a loro, ma evidentemente ci sono leggerezze che si espongono a pericoli.»

Il mister ha voluto mettere in risalto l'importanza del sostegno ambientale e la solidità del suo spogliatoio. «Il pubblico è determinante, sappiamo di essere in una piazza che ci dà soddisfazioni e che le vuole. Poter contare su un sostegno del genere dopo due anni negativi significa che la gente riconosce la generosità del lavoro ed è una cosa bellissima. Questo deve darci voglia di essere al 100% dentro questo progetto, anche nei momenti di difficoltà e dopo la sconfitta col Cerignola il pubblico è stato con noi e la strada da seguire è questa.»

Raffaele si è detto particolarmente orgoglioso della coesione della squadra. «Sono sicuro che il connubio durerà tutto l'anno perché il gruppo è eccezionale e non era scontato. Le parole le porta via il vento, ma quello che ho visto in otto partite mi rende orgoglioso: chi esce esulta dopo un gol, chi entra determina. Prevale il noi e non l'io e questo è fondamentale. La mentalità deve essere positiva.»

Interrogato sull'episodio dell'FVS (il sistema di supporto video all'arbitro) e su un potenziale rosso non assegnato agli avversari, Raffaele ha mostrato comprensione per l'arbitro, pur ribadendo la sua versione: «Non è vero che mi sono arrabbiato con i collaboratori, anzi mi hanno confermato che ci fosse espulsione per loro. Quando un giocatore sincero e di peso ti dice che è fallo di mano provi a giocartela, l'intervento c'era e non posso farci nulla se l'arbitro non fischia.» Il tecnico ha giustificato anche i direttori di gara: «Anche gli arbitri a volte restano nel dubbio, se non c'è evidenza si tende a conservare. So che manca un rosso a loro per fallo su Tascone.»

Sugli infortuni, l'allenatore ha minimizzato la preoccupazione: «Non sono preoccupato, accade anche alle altre e giocare 5 volte in 15 giorni non è semplice.» Ha poi giustificato le scelte riguardanti calciatori diffidati o affaticati, citando Capomaggio, De Boer e Cabianca, sottolineando il carico di lavoro elevato. «In 8 gare due problemi con una squadra che giocava ogni tre giorni, un carico elevato. Anzi, sono soddisfatto di aver fatto una settimana piena di lavoro.»

In chiusura, Raffaele ha invitato a non giudicare la squadra in modo superficiale. «Non so come ci vedete da fuori, ma noi siamo tutto tranne che superficiali. Noi stiamo lavorando al massimo, sapendo che abbiamo dei limiti dettati da tanti aspetti.» Ha rimarcato le statistiche: «Abbiamo fatti 15 gol, con 6-7 annullati e siamo il miglior attacco. Se vogliamo ottenere risultati importanti bisogna costruire tante occasioni e da questo non si scappa.» La chiave resta la coesione: «La classifica? Conta il carattere, io vedo un gruppo che dà tutto e c'è entusiasmo.»

Sezione: Serie C / Data: Lun 06 ottobre 2025 alle 12:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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