Il sogno si è finalmente concretizzato, l’Arzanese è per la prima volta nella sua storia tra i professionisti. Il pareggio di Casarano ha consegnato nelle mani del presidente Ciro Serrao le chiavi del calcio che conta, con una tifoseria, quella pugliese, che ha dimostrato poca sportività al termine del match, cingendo d’assedio lo stadio “Capozza”, non permettendo alla squadra allenata da Fabiano i festeggiamenti, al termine di una promozione decisamente meritata. Un successo costruito in un’annata condotta sempre ai vertici del Girone H ma acciuffato per i capelli nel finale incandescente di Casarano, con una rete di Pastore, dopo il vantaggio dei padroni di casa.
È doveroso per chi scrive, sottolineare un aspetto, la Lega Pro per Arzano è un miracolo, dato che la squadra biancoazzurra, appena undici mesi fa otteneva l’accesso in serie D tramite ripescaggio, in una stagione dove era stata eliminata ai play off nazionali e sconfitta in finale di Coppa Italia contro l’Ebolitana, altra sorpresa assoluta della stagione 2010/2011 nel Girone I.
Il futuro però si staglia all’orizzonte ricco di incertezze, a partire dallo stadio che ospiterà le gare casalinghe dell’Arzanese nel campionato di Seconda Divisione. Il “Sabatino De Rosa” non possiede i requisiti per ospitare le partite in piena sicurezza, quindi pare che la società di Serrao dovrà ricercare altrove l’impianto casalingo, in preallarme il “San Ciro” di Portici e il “Ianniello” di Frattamaggiore. L’impianto di Arzano sarà però oggetto di una sostanziale ristrutturazione con l’istallazione dei tornelli, ancora assenti presso lo stadio cittadino. Ma i lavori potrebbero trascinarsi per alcuni mesi, il caso Neapolis Mugnano ne è la prova vivente, avendo la squadra del patron Moxedano disputato gran parte delle gare interne a porte chiuse al "Vallefuoco".

Sezione: Serie D / Data: Mar 03 maggio 2011 alle 20:00 / Fonte: Calcionapoletano.it
Autore: Anna Laura Giannini
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