L'Audace Cerignola esce sconfitta dal terreno di gioco del Casarano, incassando il secondo insuccesso consecutivo. La prestazione deludente della squadra ospite permette agli avversari di conquistare una vittoria netta, suggellata da un risultato che testimonia il divario creato nel corso dei novanta minuti.
Nel corso della consueta conferenza stampa post-partita, il tecnico Vincenzo Maiuri ha commentato l'accaduto con una riflessione autocritica che non lesina però riconoscimenti agli avversari. Pur essendo stato riconfermato dalla società nonostante gli altalenanti risultati fin qui conseguiti, l'allenatore della Cerignola si è soffermato in particolare sugli aspetti psicologici e comportamentali che hanno caratterizzato la sfida.
"Il Casarano ha meritato di vincere, faccio i complimenti a Di Bari, alla squadra e all'ambiente per quello che hanno ottenuto", ha esordito Maiuri, riconoscendo immediatamente il valore della prestazione avversaria. Tuttavia, le sue considerazioni si sono concentrate prevalentemente sui limiti mostrati dai suoi uomini in campo.
L'elemento che ha più colpito negativamente il mister è stata l'assenza di determinazione caratteriale. "La cosa che più non mi è piaciuta, parlando della mia squadra e contro me stesso, è che non ho visto un'anima", ha dichiarato senza mezzi termini. Un'osservazione che il tecnico ha poi sviluppato ulteriormente, cercando di spiegare le radici di questa mancanza di reattività.
Secondo Maiuri, la responsabilità non ricade unicamente sui giocatori, ma anche sulla sua capacità di motivarli. "Quando manca l'anima, probabilmente l'allenatore non riesce a toccare le corde giuste per tirare fuori il massimo da tutti. È una situazione brutta e molto fastidiosa", ha ammesso, dimostrando consapevolezza dei propri limiti nel saper gestire la situazione.
L'analisi tecnica del match, sviluppata successivamente, mette in evidenza come il Casarano abbia saputo capitalizzare con estrema efficacia gli errori commessi dalla Cerignola. "Hanno capitalizzato al massimo i nostri errori, che sono stati clamorosi. Hanno fatto la partita sfruttando le nostre disattenzioni", ha affermato il mister, sottolineando come la squadra avversaria abbia dimostrato grande lucidità nel punire le sbavature difensive dei cerignolesi.
Un aspetto particolare della gara che ha suscitato particolare insoddisfazione nel tecnico riguarda la capacità di contesa del Casarano su ogni azione. "Era una partita che poteva restare in equilibrio, ma il Casarano l'ha vinta perché ci ha messo più voglia su ogni pallone, più cattiveria, più contrasto", ha osservato Maiuri, mettendo in luce come l'intensità negli scontri aerei e nei duelli terrestri sia stata determinante per l'esito della sfida.
In particolare, il mister ha sottolineato come i duelli a parità di condizioni siano stati appannaggio degli avversari. "Le palle fifty-fifty erano loro, e questo mi dà molto fastidio", ha dichiarato, evidenziando come questi particolari possano fare la differenza nel calcio moderno. Un dettaglio che, secondo Maiuri, racchiude in sé tutta l'essenza della differenza di atteggiamento tra le due formazioni.
Nonostante la durezza delle critiche rivolte alla sua squadra, il tecnico ha comunque riservato elogi sinceri a chi ha guidato il Casarano verso la vittoria. "Non voglio togliere nulla alla vittoria del Casarano, hanno un allenatore molto bravo, Vito Di Bari, che porta la squadra a esprimersi nel modo giusto", ha evidenziato Maiuri, riconoscendo la qualità del lavoro svolto dagli avversari e dalla loro guida tecnica.
Nella sua valutazione conclusiva della prestazione della Cerignola, l'allenatore ha ribadito l'importanza dello spirito combattivo quale metro di misura della qualità di una squadra. "Guardando in casa nostra, dobbiamo analizzare le situazioni negative. Non c'è stata anima: l'anima la vedo quando una palla fifty-fifty diventa mia, invece era del Casarano, nonostante una partita equilibrata, forse anche un po' più dalla nostra parte come costruzione", ha concluso, tracciando un bilancio che, per quanto contiene elementi di autocritica, non manca di sottolineare come il dominio territoriale della Cerignola non sia stato sufficiente a compensare l'atteggiamento mentale deficitario.
La riconfirma di Maiuri da parte della società, malgrado i risultati deludenti delle ultime gare, rappresenta un segnale di fiducia che ora dovrà tradursi in un cambio di marcia evidente. La sfida per il tecnico cerignolese sarà riuscire a infondere quella "anima" che, secondo le sue stesse parole, è mancata nella gara con il Casarano, elemento apparentemente decisivo per una riscossa immediata della squadra.
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