Un’estesa operazione investigativa condotta dalla Procura di Reggio Calabria ha disvelato l’esistenza di un’organizzazione illegale dedita alla manipolazione dei risultati delle partite di calcio, con l’obiettivo di generare profitti attraverso le scommesse truccate. L’epicentro di questa rete sarebbe Luigi Catanoso, arbitro di 37 anni, arrestato nell’ambito dell’inchiesta denominata “Penalty”.

Secondo le risultanze emerse sotto la direzione del procuratore Giuseppe Borrelli, l’organizzazione, gestita principalmente dall’arbitro, si concentrava sull'alterazione degli esiti di incontri, in particolare quelli appartenenti ai campionati giovanili come la Primavera e la Primavera Under-19. L’intenzione di Catanoso sarebbe stata quella di estendere successivamente l'influenza del sistema anche alle competizioni professionistiche. Le indagini, tuttavia, non hanno rilevato un coinvolgimento diretto dei calciatori.

Il punto di partenza dell'indagine risale al 2024, quando l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli lanciò un allarme su un flusso anomalo di scommesse relative a un match del campionato Primavera 2, Benevento-Cesena. La partita, arbitrata proprio da Catanoso, aveva registrato un volume di giocate di circa 41.000 euro. Un dettaglio sorprendente fu la concentrazione delle puntate sulla vittoria del Benevento: 219 scommesse su 288 totali furono piazzate su quell'esito. Le giocate sospette provenivano prevalentemente da comuni calabresi, inclusi Condofuri, Melito Porto Salvo, Palizzi Marina e Reggio Calabria.

Gli inquirenti hanno impiegato tecniche avanzate, come il monitoraggio del traffico telefonico e delle comunicazioni elettroniche, per svelare la struttura. L'alterazione degli esiti, secondo gli investigatori, si basava sulla corruzione degli arbitri, che venivano persuasi a influenzare le gare per garantire il risultato necessario alle scommesse. Gli incontri calcistici finiti sotto la lente d’ingrandimento, oltre al già citato Benevento-Cesena Primavera, includono Hellas Verona-Cagliari Under 19, Sassuolo – Verona Under 19 ed Empoli-Lazio Primavera.

L’inchiesta ha identificato il coinvolgimento di alcuni imprenditori toscani che avrebbero gestito il flusso di denaro illecito. Questi soggetti, ritenuti i finanziatori principali, utilizzavano conti-gioco fittizi intestati a terzi per effettuare le puntate e incassare i proventi. Il punto nevralgico dell’organizzazione era un'agenzia di scommesse a Sesto Fiorentino, gestita da Giampiero e Tommaso Reale, rispettivamente padre e figlio di 60 e 30 anni.

Al momento, oltre a Catanoso, altre cinque persone risultano arrestate con l’accusa di frode sportiva. Agli arresti domiciliari sono stati posti anche Giancarlo Fiumanò (42 anni, di Reggio Calabria) e Lorenzo Santoro (32 anni, di Melito Porto Salvo). Gli investigatori hanno specificato che non sono emersi legami con organizzazioni criminali strutturate o reti internazionali.

Per Luigi Catanoso, tuttavia, questa non è la prima volta sotto i riflettori delle cronache per vicende legate al mondo delle scommesse. L’arbitro reggino era già noto agli atti, essendo finito al centro di un altro scandalo scommesse alla fine del 2024, costatogli una squalifica di due anni inflitta dal tribunale federale. In quel caso, Catanoso fu accusato di aver tentato di corrompere un collega, l’arbitro Milone, offrendogli circa tremila euro in cambio di informazioni riservate (ammonizioni, rigori) per piazzare scommesse “a esito sicuro”. L’incontro, avvenuto il 17 agosto a Firenze, fu prontamente denunciato da Milone al suo designatore e al procuratore federale, Giuseppe Chiné, evitando la compromissione della gara Empoli-Lazio.

Un’ulteriore indagine, risalente al 2020, aveva già messo Catanoso sotto osservazione per sospetti legati a un eccessivo volume di scommesse sui suoi incontri e un match sospeso in circostanze dubbie. Sebbene all'epoca l’indagine della Procura di Roma fosse stata archiviata, la successiva denuncia di Milone per tentativo di corruzione ha riaperto i riflettori sul fischietto, accusato oggi non solo di violazione del divieto di scommesse e del codice etico calcistico, ma di essere l'ideatore di un’associazione a delinquere per la frode sportiva.

Sezione: Serie D / Data: Mer 29 ottobre 2025 alle 21:47
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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