Dopo mesi di tribolazioni e incertezze logistiche, il Tuttocuoio annuncia un passo decisivo volto a ristabilire il legame con la sua terra d'origine. La squadra, infatti, ha vissuto un periodo di grande difficoltà e sofferenza, culminato nel "doloroso abbandono" della sua storica casa, il campo di Ponte a Egola, e nel successivo e travagliato trasferimento per le gare interne allo Stadio di Castelfiorentino. Ora, la società compie un nuovo tentativo per riavvicinarsi al proprio territorio.

La situazione ha subito una svolta a causa dell’impossibilità di proseguire con le partite ufficiali a Castelfiorentino, un intoppo che ha costretto la dirigenza a una rapida inversione di rotta. Per superare l'impasse, il Tuttocuoio ha avviato un dialogo diretto con il Comune di San Miniato e, parallelamente, con il nuovo gestore dell’impianto di Ponte a Egola.

L'obiettivo di queste trattative è cristallino: ottenere l’utilizzo della struttura del Leporaia per poter finalmente disputare le prossime gare di campionato. Questa mossa è percepita come un fondamentale tentativo di superare le forti tensioni e il nervosismo che hanno inevitabilmente caratterizzato l'intera vicenda, con la speranza di inaugurare un periodo di accordo e serenità.

In una comunicazione ufficiale, il club ha espresso con chiarezza il proprio stato d'animo riguardo alle vicissitudini passate. La società ha sottolineato come il percorso che li ha visti costretti a lasciare Ponte a Egola sia stato "lungo e doloroso", affermando di non aver mai desiderato allontanare la squadra dalla sua sede storica.

"Non avremmo mai voluto farlo, ma condizioni oggettive ci impedivano di poter immaginare l’utilizzo della struttura per il corrente anno calcistico: troppe erano le variabili di difficile soluzione che ci hanno costretto, nostro malgrado, a rivolgerci a Castelfiorentino," recita la nota.

Questa sofferenza, dovuta a una decisione necessaria, ha generato in tutti gli attori coinvolti un "stato di tensione e nervosismo", portando in alcuni casi ad "andare oltre le righe". La dirigenza ha voluto fare ammenda se in qualche circostanza è stato travalicato tale limite, attribuendo la responsabilità di tale nervosismo al fatto di essere stati costretti ad abbandonare la "nostra casa", indipendentemente dalle cause specifiche.

A seguito del blocco delle partite ufficiali a Castelfiorentino, e forte del dialogo intrapreso con il sindaco di San Miniato, la richiesta è stata inoltrata: "Chiediamo al nuovo gestore dello stadio e all'amministratore comunale di San Miniato la possibilità di poter procedere allo svolgimento delle gare di campionato presso la struttura del Leporaia."

L'auspicio finale della società è che "il tutto possa essere possibile al più presto inaugurando un nuovo periodo di concordia per il bene del territorio e della squadra."

Sezione: Serie D / Data: Ven 10 ottobre 2025 alle 10:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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