Domani, in occasione della sfida di Serie D contro la Cairese, Stefano Botta disputerà la sua ultima partita con la maglia del Ligorna e, al tempo stesso, chiuderà ufficialmente la sua lunga e prestigiosa carriera calcistica. Sarà un momento speciale per tutto l’ambiente Biancazzurro, che saluterà una persona e un calciatore che ha lasciato un segno indelebile sia dentro che fuori dal campo nella storia recente del club.

Nato a Como nel 1986, Botta ha mosso i suoi primi passi da professionista in Svizzera, al Lugano, prima di approdare al Genoa. Con il Grifone, tra il 2005 e il 2007, ha vissuto le emozionanti promozioni dalla Serie C1 alla Serie A sotto la guida di Gian Piero Gasperini. Da lì è iniziato un lungo viaggio nel calcio italiano, con le maglie di Cesena, Vicenza e Ternana, fino al ritorno in Liguria con la Virtus Entella. Con i levantini ha conquistato la storica promozione in Serie B nella stagione 2015/16, disputando due stagioni di altissimo livello. La sua carriera è poi proseguita con Lucchese, Reggina, Bassano e Vis Pesaro, prima dell’approdo al Ligorna, in Eccellenza. Con i Biancazzurri ha contribuito al ritorno immediato in Serie D, dimostrando ancora una volta il suo valore tecnico e umano.

Cinque stagioni al Ligorna, cominciate con il rapido ritorno in Serie D e caratterizzate da record societari superati, uno dopo l’altro, dimostrandosi sempre un punto di riferimento per la squadra, per la dirigenza e per tutti gli staff tecnici al servizio dei quali si è prestato nelle varie annate. Domani sarà la sua ultima presenza in campo, 81esima per quanto riguarda Serie D e Coppa Italia, ma già a tripla cifra considerando anche l’Eccellenza. Una partita, quella con la Cairese, in cui vestirà nuovamente la fascia da capitano.

«Su Stefano, arrivato il primo anno della mia presidenza, posso raccontare un aneddoto che fa capire prima la persona ancor prima del calciatore», racconta il Presidente Saracco. «Quando arrivò la prima volta a Ligorna chiese di essere provato perché veniva da un infortunio. Parliamo di un giocatore che ha vinto la Serie B e ha fatto tantissima Serie C. È un ragazzo serio che ha sempre avuto una parola buona per tutti e che negli anni si è dimostrato un modello da seguire sia come persona sia come professionista. Posso solo che ringraziarlo, il Ligorna gli deve tanto».

Sezione: Serie D / Data: Sab 03 maggio 2025 alle 23:15
Autore: Davide Guardabascio
vedi letture
Print