Il trionfo del Messina nel derby contro la Reggina ha rappresentato una vittoria dal peso specifico enorme, un risultato che, nelle speranze dei tifosi e della società, potrebbe dare una svolta all’intera stagione. La soddisfazione è grande per il tecnico Pippo Romano, che è riuscito magistralmente a tenere la squadra concentrata, isolandola dal rumore e dalle incertezze legate alla complessa gestione curata dalla curatela fallimentare.
Come si evince dalle dichiarazioni riportate da Messina Sportiva, l'allenatore ha subito chiarito come la sua priorità sia stata sempre quella di mantenere il focus sul campo, nonostante il caos esterno. «Noi come abbiamo fatto fino ad adesso abbiamo cercato di pensare poco alle vicende societarie e a quello che potrà accadere», ha spiegato Romano.
La professionalità e la serietà sono state le uniche bussole del gruppo, consapevole di rappresentare una maglia e un blasone storici, il cui peso è ben superiore alla categoria attuale, un concetto che vale anche per gli avversari amaranto. Il tecnico ha quindi proiettato il successo nel futuro: «Dobbiamo continuare così, questa vittoria sicuramente ci darà autostima, consapevolezza e forza. Il resto lo sapremo martedì sera», ha concluso, rimandando alle cruciali decisioni societarie attese per i giorni successivi.
La Reggina, pur avendo colpito due traverse con Ferraro ed Edera, non ha rispettato le attese della vigilia, un dato su cui Romano ha fornito una lucida lettura tattica. Pur ammettendo di aver goduto di un pizzico di fortuna negli episodi citati – «Abbiamo avuto un pizzico di fortuna, perché spesso in quelle situazioni trovi il gol» – l’allenatore ha riconosciuto il merito della sua squadra nell’aver impostato una "partita diligente". La chiave è stata l’approccio fisico, mitigato dalle carenze di preparazione di un gruppo partito in ritardo. «La squadra è partita molto in ritardo, non ha preparazione, per cui non potevamo mettergli pressione davanti». La mossa vincente è stata concedere agli avversari un possesso palla sterile, grazie a un posizionamento in campo impeccabile. «Abbiamo concesso soltanto un possesso palla molto sterile perché noi eravamo messi bene in campo, abbiamo cercato di sporcare tutti i passaggi e di fare arrivare palloni sporchi in area».
Romano ha di fatto vinto la sfida a scacchi con il collega Trocini. Il mister ha lodato i suoi per aver interpretato la gara con grande intelligenza e abnegazione. «Siamo stati bravi, abbiamo giocato una grande gara sotto l’aspetto tattico, della volontà, della determinazione». La resistenza contro un organico ricco di talenti ha reso l'impresa ancora più significativa. «I ragazzi non si sono mai arresi e questo era il tipo di partita che dovevamo fare contro una squadra che annovera giocatori importantissimi nella categoria, con una qualità immensa anche nei cambi. È entrata gente come Barillà ed Edera».
Determinante è stata la spinta dei circa 5.000 spettatori presenti al "San Filippo". Romano ha riservato un ringraziamento speciale per il pubblico, riconosciuto come un vero e proprio dodicesimo uomo in campo. «L’abbiamo interpretata bene e i ragazzi non hanno mai mollato. Grazie alla gente perché ci ha dato una mano sotto tutti i punti di vista, ci ha spinto a non mollare mai». Questa vittoria, ha concluso l'allenatore, è un dono per tutto l'ambiente: «Questa vittoria la regaliamo a noi e a tutti i nostri tifosi che ci tenevano in maniera particolare».
Il dato incoraggiante della terza porta inviolata in casa è un sintomo della ritrovata solidità difensiva. «Dietro siamo solidi e compatti, ci manca soltanto qualche ricambio. La difesa ha giocato una grande partita, specialmente sui calci piazzati, sugli angoli, sulle punizioni. Non abbiamo mai concesso situazioni importanti, abbiamo sempre attaccato bene la palla». Ciò che ha fatto la differenza è stata la "garra", lo spirito di sacrificio richiesto in un derby: «Ho visto sacrificio da parte di tutti, dagli attaccanti ai centrocampisti, che non hanno mai mollato e hanno corso anche in fase difensiva a rincorrere tutti. Questo è lo spirito che ci deve contraddistinguere per cercare di annullare questo gap».
L'allenatore ha infine voluto elogiare i suoi under, a partire da Maisano ("una bella scoperta") e Ivan, capaci di dimostrare grande personalità nonostante la giovane età e la pressione di una piazza esigente. «Se giocano nel Messina vuol dire che sono giocatori validi... Abbiamo giovani bravi, bisogna farli crescere, capisco che giocare in piazze come Messina o Reggio dove c’è un seguito importante non è facile, però loro stanno dimostrando grande personalità».
Romano ha infine espresso soddisfazione per la classifica virtuale, pur consapevole che la penalizzazione mantiene il gruppo in una posizione difficile: «Oggi facendo i conti saremmo secondi in classifica a 12 punti, però tutto questo vale poco perché noi siamo ancora a -2. I ragazzi vanno sicuramente elogiati».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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