Se c’è una verità che il campionato di Serie D insegna ogni domenica, è che la classifica non aspetta chi si ferma a guardare i propri successi passati. La tredicesima giornata del Girone B 2025-2026 ci ha consegnato un copione degno delle migliori sceneggiature thriller, dove il cinismo ha prevalso sull’estetica e dove i minuti di recupero hanno pesato come macigni sugli equilibri del torneo. Dopo lo scossone del turno precedente, ci si aspettava una reazione dalle grandi: è arrivata, ma non per tutte.

Partiamo dalla vetta, dove il Chievo Verona ha dimostrato cosa significhi avere i nervi saldi. Sette giorni fa, gli scaligeri erano usciti con le ossa rotte dal confronto diretto contro il Brusaporto (un netto 0-3 casalingo che aveva fatto rumore). La trasferta di Voghera rischiava di diventare una trappola psicologica, e il pareggio a reti bianche sembrava scritto fino all'ultimo respiro. Invece, al 46' del secondo tempo, la zampata di Steffè ha scacciato i fantasmi. Non una vittoria scintillante, ma tre punti di platino che portano i gialloblù a quota 29. È la vittoria della "sporca" concretezza, quella necessaria per chi vuole vincere i campionati.

Il destino, ironico come sempre, ha invece voltato le spalle proprio al Brusaporto. Dopo l'impresa di Verona, i bergamaschi sono incappati nella classica "sindrome della pancia piena", cadendo in casa per 0-1 contro un Caldiero Terme letale e organizzato. Il gol di Zerbato al 40' della ripresa ha punito oltremodo i padroni di casa, che mancano così l'aggancio alla vetta e scivolano al terzo posto (26 punti). Un passo falso che brucia, soprattutto perché vanifica l'inerzia positiva costruita nel turno precedente.

Chi invece ne approfitta silenziosamente ma inesorabilmente è la Folgore Caratese. Il successo di misura sullo Scanzorosciate, firmato dal rigore di Tremolada al quarto d'ora della ripresa, permette ai brianzoli di salire a 27 punti, piazzandosi come prima inseguitrice del Chievo. La Folgore si conferma squadra solida: dopo il pareggio scoppiettante (2-2) di Caldiero nella dodicesima giornata, serviva tornare ai tre punti per non perdere il treno di testa, e l'obiettivo è stato centrato.

Appena sotto il podio, attenzione alla Casatese Merate. La vittoria esterna sul campo della Castellanzese è l'emblema di una squadra che non muore mai. In vantaggio con Gningue, ripresa da Rusconi, la Casatese ha trovato la forza di strappare il 2-1 al 48' del secondo tempo con Goffi. Con 24 punti, restano una mina vagante per le prime della classe, confermando l'ottimo stato di forma già visto nel 2-0 contro il Villa Valle della settimana scorsa.

A proposito di Villa Valle, la tredicesima giornata ha offerto uno degli incroci più suggestivi contro il Milan Futuro. I bergamaschi hanno reagito alla sconfitta precedente superando i giovani rossoneri per 2-1. Non è bastato il gol di Ibrahimovic per il Milan; le reti di Ravasi in avvio e Perrotti nel finale hanno blindato una vittoria che proietta il Villa Valle a quota 20, lasciando il Milan (con una gara in meno) a metà classifica.

Scorrendo la graduatoria, merita una menzione speciale l'Oltrepò. Nonostante la penalizzazione che ne zavorra il punteggio, i pavesi stanno dimostrando un orgoglio encomiabile. Dopo il successo esterno sul Breno nel dodicesimo turno, hanno concesso il bis vincendo 2-1 in casa della Real Calepina grazie a una doppietta decisiva di Franceschinis nella ripresa. Sei punti in due partite (sul campo) sono un segnale forte: questa squadra vale molto più dei suoi 18 punti in classifica.

Note dolenti, invece, per la zona bassa. Il Pavia sembra in crisi d'identità: dopo il pareggio a reti bianche con la Vogherese, è arrivata una sconfitta casalinga dolorosa contro il Leon. Protagonista assoluto Bonseri, autore di una doppietta che ha reso vano il gol di Perna. Pavia e Varesina (battuta in casa dalla Virtus CiseranoBergamo con gol di Ferro) restano inchiodate a 10 punti, in una zona pericolosa che inizia a scottare davvero. Chiude la Nuova Sondrio, fanalino di coda a 5 punti, che però dà segni di vita strappando un 2-2 rocambolesco contro il Breno, in una gara ricca di emozioni ma avara di benefici per la classifica di entrambe.

In conclusione, la tredicesima giornata ha ristabilito le gerarchie ma ha anche evidenziato quanto sia sottile il filo che separa il trionfo dal tonfo in questo Girone B. Il Chievo comanda, ma il fiato della Folgore Caratese è sul collo, mentre il Brusaporto dovrà dimostrare di saper assorbire il colpo. E con il recupero tra Milan Futuro e Real Calepina alle porte, la classifica potrebbe subire ancora qualche lieve, ma significativo, assestamento.

Sezione: Serie D / Data: Mer 26 novembre 2025 alle 08:00
Autore: Nicolas Lopez
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