C’è un’emozione che definisce il percorso di ogni calciatore: l’esordio nel professionismo. Per Andrea Antonello, ventenne esterno sinistro della Dolomiti Bellunesi, quel momento è arrivato negli istanti finali della gara pareggiata per 2-2 sul campo dell’Arzignano Valchiampo. Anche se si è trattato di una manciata di minuti, il salto di categoria ha rappresentato un traguardo significativo, carico di adrenalina e consapevolezza.

Antonello, arrivato in estate in prestito dal Padova dopo un’ottima stagione trascorsa in Serie D con l'Adriese, ha affrontato il suo battesimo in Serie C con la lucidità di chi sa bene quanto impegno si nasconda dietro ogni passo compiuto in questo sport. L’emozione per il suo ingresso in campo è stata descritta come totalizzante: «Il debutto nel professionismo rappresenta un’emozione grandissima.»

Non si è trattato di un evento casuale, ma dell’epilogo di un lungo percorso di dedizione: «È il coronamento di un sogno che avevo fin da quando ero bambino. Ho lavorato a lungo per questo e mi auguro ci siano altre occasioni per provare sensazioni simili, in futuro.» Le sue parole esprimono la speranza che questo sia solo l'inizio di una carriera ricca di soddisfazioni.

Accanto alla gioia e alla soddisfazione personale, Antonello ha riservato un pensiero speciale alla gratitudine verso coloro che lo hanno supportato. Il primo e più importante ringraziamento è andato ai suoi cari: «Il primo pensiero va sicuramente ai miei familiari. Mi hanno sempre sostenuto, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà.»

Il giovane calciatore ha attraversato un periodo difficile in questa stagione, a causa della pubalgia, un problema fisico che lo ha messo a dura prova anche sul piano psicologico: «Come è avvenuto in questa stagione con un problema, come la pubalgia, che mi ha messo a dura prova anche dal punto di vista mentale.» Tuttavia, questo ostacolo non solo non lo ha rallentato, ma ha anzi rafforzato la sua determinazione e la sua consapevolezza.

La partita contro l'Arzignano Valchiampo è stata anche una dimostrazione di forza morale da parte di tutta la Dolomiti Bellunesi. La gara è stata intensa, combattuta e recuperata solo nei minuti finali grazie alla tenacia di una squadra che non si arrende. Antonello ha potuto respirare direttamente sul campo lo spirito combattivo del gruppo: «È stata una buona prova», ha spiegato.

La squadra ha mostrato quella grinta che, forse, era mancata nelle settimane precedenti, caratterizzate da risultati al di sotto delle aspettative: «Abbiamo sfoderato la grinta che avevamo dentro dopo settimane in cui non sono arrivati i risultati che ci aspettavamo. Siamo stati bravi a non mollare e a riprendere la partita nel finale.»

Lo sguardo è già puntato sul prossimo impegno in campionato: la sfida contro la Giana Erminio, in programma domenica 30 novembre allo stadio “Tognon” di Fontanafredda. La Giana arriva da una vittoria importante ed è in piena zona playoff, rendendo l'incontro particolarmente insidioso.

Nonostante la difficoltà, Antonello si mostra fiducioso sulle capacità della squadra: «Siamo fiduciosi», ha confermato, sottolineando la serietà e l’impegno dei suoi compagni: «Il nostro è un gruppo che ha voglia di lavorare e di seguire un percorso verso il quale ci sta indirizzando mister Bonatti.» L’obiettivo è continuare a crescere sotto la guida del tecnico, capitalizzando l'energia positiva derivante dall'ultima rimonta.

Sezione: Serie C / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 17:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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