Fabio Capello è tornato a parlare degli scudetti revocati alla Juventus durante Calciopoli. L'ex allenatore, ora opinionista Sky, ha ribadito la sua posizione durante un'intervista a Radio Serie A sulla questione che nel 2006 sconvolse il calcio italiano.
"Vennero fuori quei fatti che... sorvoliamo", ha dichiarato Capello. "Ma io me li sento vinti sul campo questi scudetti perché la nostra squadra era nettamente la più forte di tutte. E non c'era alcun bisogno di tutto quello che è venuto fuori. Assolutamente".
Nel suo palmarès personale figurano ufficialmente cinque scudetti (quattro con il Milan e uno con la Roma), ma l'allenatore friulano considera anche i due titoli della Juventus poi revocati dalla Giustizia Sportiva nel 2006, uno dei quali venne successivamente assegnato all'Inter.
Durante l'intervista, Capello ha anche ricordato lo scudetto vinto con la Roma nel 2001, soffermandosi su un episodio particolare dell'ultima giornata contro il Parma: "All'ultima partita, quando mancavano una decina di minuti alla fine, ci fu l'invasione di campo mentre stavamo vincendo 3-1. Nessuno capì il pericolo di quella situazione: se un tifoso avesse dato uno spintone o un pugno a un giocatore del Parma avremmo perso la partita. Urlavo come un pazzo, ero molto arrabbiato e anche qualcuno che era con me in panchina non aveva capito niente".
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