Folgore Rubiera, ecco Acquafresca: "L'atteggiamento la nostra forza"

Eccellenza Emilia Romagna
18.10.2018 12:30 di  Davide Guardabascio   vedi letture
Folgore Rubiera, ecco Acquafresca: "L'atteggiamento la nostra forza"

Come preannunciato, domenica la Folgore Rubiera ha potuto inserire un nome nuovo sulla propria distinta di giocatori: è quello di Alessio Acquafresca, tesserato la scorsa settimana.

“Su tanti siti specializzati c’è scritto che sono nato a Roma, ma in realtà non è così – puntualizza il centrocampista biancorossoblù classe 1999 – Mio padre è originario della Capitale, ma io sono nato a Mirandola e ho sempre vissuto nella Bassa modenese: più precisamente, abito a Fossa di Concordia”.

Il nuovo arrivato nelle file della Folgore passa poi a raccontare il proprio percorso calcistico: “Ho iniziato a tirare i primi calci al pallone nelle file del Carpi – evidenzia Alessio – In seguito ho giocato nelle giovanili del Parma, e poi in quelle del Sassuolo fino ad arrivare alla formazione Primavera. Nella passata stagione, ho quindi svolto le prime esperienze a livello di categoria: nella prima parte dell’annata ho disputato la serie D piemontese con il Gozzano che poi ha vinto il campionato, mentre da gennaio in avanti sono tornato in Emilia disputando l’Eccellenza a San Felice. Purtroppo, la stagione della compagine modenese si è chiusa con la retrocessione: tuttavia, l’esperienza che ho svolto in giallorosso è stata comunque molto utile per la mia ulteriore crescita a livello tecnico, agonistico e caratteriale”.

E adesso, Acquafresca, come è nato il tuo contatto con la Folgore Rubiera?

“Sono stato interpellato innanzitutto dal ds Melli. Prima di concretizzare il tesseramento, ho svolto un periodo di prova come è giusto che fosse: mi sono allenato con il resto della squadra per quasi un mese, e al termine siamo giunti alla decisione condivisa di procedere al tesseramento. Adesso, non posso che ringraziare tutto lo staff della Folgore Rubiera per la grande fiducia che mi è stata accordata: fare parte di questa realtà calcistica rappresenta davvero un onore, sotto tanti aspetti. Qui c’è un club ben strutturato, che ha tutto quel che serve per lavorare con la massima serietà: peraltro la dirigenza non ci fa mai mancare niente, nemmeno a livello medico e fisioterapico. Poi i compagni di squadra sono ottime persone, e stanno creando un ambiente più che mai positivo: mi sono ambientato molto bene fin da sùbito”.

Quali sono le tue maggiori peculiarità quando scendi in campo? Dove stanno i tuoi maggiori punti di forza?

“Sono un centrocampista più di qualità che non di interdizione. La mia prestanza fisica non è eccelsa, e si tratta di un ostacolo a cui cerco di sopperire con altre doti: durante la mia permanenza nei settori giovanili di squadre professionistiche, ritengo di avere imparato a leggere bene le partite dal punto di vista tattico. Di conseguenza riesco ad applicare con efficacia le indicazioni del mister, trovando il mio esatto posto in campo senza troppe difficoltà. Inoltre, me la cavo bene con entrambi i piedi: tutte queste caratteristiche devono comunque essere affinate sempre più, e sono qui a Rubiera anche per compiere un ulteriore percorso di miglioramento. La determinazione non mi manca, e la “condisco” con una buona dose di necessaria umiltà”.

Pur non giocando, tu hai seguito dalla panchina il derby di domenica scorsa al “Valeriani”: l’1-1 con la Bagnolese rispecchia ciò che si è visto in campo?

“Non del tutto. Se avessimo vinto, credo proprio che nessuno avrebbe gridato allo scandalo: ritengo che la Folgore abbia espresso un gioco più vivace anche in zona gol, per giunta contro una tra le compagini meglio attrezzate e assortite di questo campionato di Eccellenza. Quindi resta inevitabilmente un po’ di rammarico, perchè i tre punti erano senza dubbio alla nostra portata: d’altro canto il bilancio complessivo resta ampiamente confortante, ed è proprio questa consapevolezza che ci deve animare in vista dell’immediato futuro”.

Sono passate sette giornate, e la Folgore è seconda a due lunghezze di distanza dalla capolista Correggese: ne sei sorpreso?

“Conoscendo il livello complessivo dell’Eccellenza 2018/2019, in fin dei conti non ne sono più di tanto stupito: fin da quando ho preso contatto diretto con la dimensione della Folgore Rubiera, mi sono sùbito reso conto delle rilevanti qualità che caratterizzano il nostro organico. Peraltro mister Semeraro rappresenta un valore aggiunto, e credo che in questo primo scorcio del campionato tutti se ne siano accorti. D’altronde, è bene scolpire a chiare lettere una verità ben precisa: il tempo dei pronostici attendibili e approfonditi deve ancora arrivare. A breve siamo attesi da una settimana molto impegnativa, dove sfideremo due grandi del girone A nel giro di pochi giorni: il 1° novembre saremo a Rolo, e il 4 a Correggio. Si tratta di due confronti rivelatori, che diranno moltissimo su quale potrà essere il nostro ruolo nelle settimane e nei mesi successivi”.

Intanto, prima c’è da pensare alla trasferta di domenica prossima contro il Castelvetro: sul sintetico “Venturelli”, giova ricordarlo, si giocherà a partire dalle ore 15,30. La Folgore sarà sicuramente priva di Ficarelli, ancora alle prese con il piede ingessato, e di Vena che nei giorni scorsi ha subìto un incidente stradale non grave: sono inoltre da valutare le condizioni di Agrillo, che contro la Bagnolese ha dovuto abbandonare il campo dopo soltanto mezz’ora di gioco a causa di problemi al ginocchio. Nonostante tutto ciò, la formazione modenese sembra un’avversaria non così proibitiva per voi…

“La classifica dice così, ma bisognerà essere all’altezza della situazione in primo luogo sul piano della mentalità: questa Folgore Rubiera si sta rivelando solida e competitiva anche dal punto di vista dell’atteggiamento, e così dovrà essere pure in terra modenese. Proprio perchè staziona al penultimo posto della graduatoria, il Castelvetro sarà motivatissimo nel cercare una vittoria che possa essere sinonimo di riscatto: inoltre loro affronteranno la seconda della classe, e ciò conferirà ai padroni di casa un’ulteriore carica motivazionale. Quindi, il nostro primo compito sarà quello di affrontare il Castelvetro proprio come se fosse una squadra di alta o altissima classifica: solo così potremo trovare la via maestra per arrivare al ritorno alla vittoria”.