Mentre Sergio Conceiçao tenta di dare un senso al finale di stagione del Milan, con la vittoria di Lecce che potrebbe rappresentare la tanto attesa svolta (senza dimenticare il doppio derby in semifinale di Coppa Italia), importanti novità emergono sul fronte societario rossonero.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, alcuni giorni fa si è svolto un significativo incontro a New York tra il proprietario del club, Gerry Cardinale, e l'amministratore delegato Giorgio Furlani. Al centro del confronto, stando alle indiscrezioni, la gestione del club in vista della prossima stagione, ben prima della questione relativa alla scelta del nuovo direttore sportivo che, con ogni probabilità, porterà all'ingaggio di un nuovo allenatore.
Furlani riafferma la propria leadership
Il viaggio oltreoceano di Furlani avrebbe avuto come obiettivo principale quello di ottenere rassicurazioni sul suo ruolo di "decisore ultimo" anche per quanto riguarda le questioni sportive del Milan. Secondo le fonti, l'amministratore delegato non avrebbe gradito l'iniziativa della coppia Ibrahimovic-Moncada di avviare autonomamente colloqui con potenziali candidati per il ruolo di direttore sportivo.
Questa presa di posizione sembra aver sortito l'effetto desiderato. Durante l'incontro, Cardinale avrebbe ribadito con fermezza che Furlani è il vero reggente del club e che tutte le decisioni, anche quelle di natura sportiva, devono necessariamente passare attraverso lui. Un concetto che lo stesso Furlani aveva già espresso pubblicamente prima della partita Milan-Lazio, dichiarando: "Le decisioni passano da me". Un messaggio chiaro che ora trova conferma nell'avallo dello stesso Cardinale.
Ripartenza nella ricerca del nuovo direttore sportivo
Questa riaffermazione della gerarchia interna segna l'inizio di una nuova fase gestionale a Casa Milan, con l'amministratore delegato che assume formalmente pieni poteri. Il lavoro di Furlani comincerà dalla scelta del nuovo direttore sportivo, ma i passi già compiuti da Ibrahimovic e Moncada in questa direzione dovrebbero essere considerati praticamente nulli.
La corsa per il ruolo di direttore sportivo rossonero si riapre quindi completamente. Ad eccezione di Andrea Berta, che avrebbe già trovato un accordo con l'Arsenal, tutti gli altri candidati rimangono in lizza. Tra i nomi più quotati figurano Igli Tare e Fabio Paratici, con quest'ultimo che però non sembrerebbe godere dei favori di Furlani.
L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport menziona anche profili internazionali come Markus Krösche, responsabile dell'area sportiva dell'Eintracht Francoforte, e Thiago Scuro, direttore generale brasiliano del Monaco. Da non sottovalutare inoltre la candidatura di Tony D'Amico, attualmente direttore sportivo dell'Atalanta.
Il futuro della panchina
Per quanto riguarda la scelta del prossimo allenatore, ogni decisione è rimandata a dopo la nomina del nuovo direttore sportivo. Tuttavia, cominciano già a circolare le prime indiscrezioni: il nome di Massimiliano Allegri sarebbe particolarmente gradito a Furlani, che ha ricevuto ora l'investitura ufficiale da parte di Cardinale per gestire interamente gli affari del Milan, tanto dal punto di vista economico-finanziario quanto da quello sportivo.
La riorganizzazione dirigenziale sembra quindi prendere forma, mentre la squadra cerca di concludere al meglio una stagione complessa, tra campionato e l'importante appuntamento della semifinale di Coppa Italia contro l'Inter.
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