La salvezza è stata conquistata e con essa un altro anno nel campionato di Serie D, ma per l'Igea Virtus è già tempo di guardare al futuro. Un futuro che non può prescindere dal contributo di tutti gli attori coinvolti: società, tifosi e istituzioni locali sono chiamati a fare la propria parte per garantire basi solide al progetto giallorosso, valorizzando la storia e la tradizione che la maglia rappresenta per Barcellona Pozzo di Gotto.

Il match casalingo contro il Siracusa ha mostrato cosa può essere l'Igea Virtus quando la città risponde presente. Lo "D'Alcontres-Barone" gremito ha offerto uno spettacolo che ha ricucito lo strappo tra tifoseria e società, riaccendendo una connessione che negli ultimi tempi sembrava essersi sfilacciata. Un segnale importante che non deve rimanere isolato, ma trasformarsi in punto di partenza per ricostruire un rapporto solido e continuativo.

Come sottolineato dagli "Igeani Club Vecchia Guardia" in un post su Facebook, è necessario «riunificare una tifoseria a pezzi», superare gli attriti e ritrovare quell'amore e quella passione che possono fare la differenza. La società si è impegnata con sacrificio nella progettualità senza però vedere un adeguato riscontro dal pubblico, una situazione che rischia di compromettere la sostenibilità del club nel lungo periodo.

La ricetta per garantire un futuro duraturo all'Aquila giallorossa passa necessariamente attraverso un grande lavoro di unità e coesione tra tutte le componenti: il club, la piazza, le istituzioni locali e quegli imprenditori il cui ingresso nella società potrebbe dare una spinta decisiva in termini di ampliamento della struttura, crescita e consolidamento del progetto.

Nel frattempo, la dirigenza ha deciso di prendersi qualche giorno per celebrare l'obiettivo raggiunto, con una riunione interna prevista probabilmente nel weekend. Il presidente Massimo Italiano incontrerà il resto del management per valutare le prospettive future e verificare se ci sono i presupposti per proseguire l'avventura.

Si è già congedato, invece, l'allenatore Luigi Panarelli, che in conferenza stampa ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento dell'obiettivo. Parole di apprezzamento per i tifosi («mi hanno accolto benissimo»), per la società («non mi ha fatto mai sentire la lontanza da casa») e per i suoi giocatori («abbiamo fatto un lavoro che è motivo d'orgoglio»). Il tecnico tarantino ha sottolineato l'importanza di «non disperdere quanto costruito», pur lasciando aperto un punto interrogativo sul proprio futuro: «Non dipende solo da me – ha dichiarato – ma anche dagli obiettivi. Questa è stata la prima volta che lottavo per la salvezza. Sono uno ambizioso e in Serie D vorrei giocare per provare a vincere il campionato. Quello che sarà il futuro comunque lo si vedrà più avanti».

L'Igea Virtus rappresenta un patrimonio per l'intera comunità barcellonese, e solo attraverso un impegno collettivo si potrà garantire alla società giallorossa quel futuro di stabilità e ambizione che la sua storia merita.

Sezione: Serie D / Data: Gio 08 maggio 2025 alle 16:00
Autore: Davide Guardabascio
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