Dal ritiro della Nazionale italiana Under 20, attualmente impegnata nel Mondiale di categoria che si sta svolgendo in Cile, giungono le riflessioni di Mattia Liberali, centrocampista offensivo che la scorsa estate ha lasciato il Milan per intraprendere una nuova avventura con la maglia del Catanzaro.
Il giovane calciatore ha ripercorso con emozione uno dei momenti più significativi della sua giovane carriera: l'esordio con la prima squadra rossonera. Intervistato da Cronache di Spogliatoio, Liberali non ha nascosto la profondità delle sensazioni vissute in quella occasione. "È stato uno dei giorni più belli della mia vita, se non il più bello. Ho cercato di vivermi a pieno tutto, godermi ogni momento. Addirittura la curva mi ha fatto anche un coro nel riscaldamento, ci ho messo un po' di giorni per realizzare tutto", ha dichiarato il centrocampista, lasciando trasparire quanto quell'esperienza abbia segnato il suo percorso.
Il legame con il club meneghino rimane indissolubile nonostante il trasferimento. Liberali ha descritto il Milan come un luogo che va oltre il semplice aspetto professionale, un ambiente che lo ha accolto e formato negli anni cruciali della sua crescita calcistica e personale. "Il Milan è stata come una seconda casa. Resta un affetto profondo perché sono arrivato che ero un bambino e da rossonero ho vissuto esperienze magnifiche", ha sottolineato il giocatore, evidenziando la gratitudine per un percorso formativo che lo ha accompagnato dall'infanzia fino alle soglie del calcio professionistico.
Tuttavia, nonostante l'attaccamento emotivo ai colori rossoneri, il ventenne ha spiegato con lucidità e maturità le ragioni che lo hanno spinto ad accettare il trasferimento in Calabria. La scelta di lasciare Milano non è stata vissuta come una rinuncia o un fallimento, ma piuttosto come un'opportunità di crescita necessaria per la sua carriera. "Non ho alcun rimpianto per come è andata a finire, sono stati anni bellissimi ma credo fosse arrivato il momento di una nuova sfida", ha affermato Liberali, dimostrando una consapevolezza rara per un calciatore della sua età.
Il rapporto con Catanzaro non è nato improvvisamente al momento del trasferimento. Il centrocampista ha rivelato che il fascino per la realtà calabrese era nato già in precedenza, durante un'esperienza con le squadre giovanili azzurre. "Mi ha sempre affascinato, soprattutto quando ci ho giocato a marzo con la Nazionale U19. Mi sono trovato bene con l'ambiente, i tifosi, la città", ha raccontato, descrivendo come quell'impatto positivo abbia gettato le basi per la decisione futura.
Determinante nella scelta del giovane talento è stato il progetto tecnico e sportivo presentato dalla dirigenza giallorossa. Liberali ha evidenziato come il dialogo con l'allenatore e la dirigenza abbia dissipato ogni dubbio sulla destinazione da scegliere per il prosieguo della sua carriera. "Poi il mister Aquilani e il direttore Polito mi hanno convinto, hanno un bel progetto che punta tanto sui giovani e sul giocare a calcio ma sempre con la voglia di vincere. Non ho dubitato neanche un secondo quando mi hanno detto Catanzaro", ha concluso il centrocampista offensivo.
Le parole del giocatore tracciano il profilo di un giovane calciatore determinato a costruire il proprio futuro attraverso scelte ponderate, capace di guardare avanti senza rinnegare il passato. L'esperienza al Mondiale Under 20 con la maglia azzurra rappresenta un ulteriore tassello di un percorso di crescita che Liberali sta affrontando con ambizione e consapevolezza, pronto a dimostrare sul campo il proprio valore nella nuova avventura calabrese.
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