Carrarese, mister Dal Canto: «Le nostre mancanze hanno complicato una partita già di per sé difficile»

03.10.2022 13:45 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Fonte: voceapuana
Carrarese, mister Dal Canto: «Le nostre mancanze hanno complicato una partita già di per sé difficile»

La Carrarese esce per la prima volta in stagione dallo stadio dei Marmi con uno zero e, dopo quello di Alessandria, è il secondo ko consecutivo. Al termine della partita con il Gubbio (0-2) in sala stampa si presenta un Alessandro Dal Canto visibilmente deluso per la prestazione della squadra ed arrabbiato per l’arbitraggio. Oltre al tecnico, a commentare il match si presentano il portiere Giacomo Satalino, autore di alcune ottime parate, ed il difensore Dario D’Ambrosio.

Ecco le parole dei tre protagonisti.

Mister Dal Canto: “Oggi non abbiamo fatto una buona partita, è la prima volta che capita in stagione. Nell’arco dei novanta minuti non abbiamo avuto una grande gestione della palla, c’è stata poca intensità nell’aggressione e non abbiamo vinto dei duelli. Tutta la squadra, nello spogliatoio, ha ammesso di aver fatto una prestazione opaca. Il Gubbio, nei primi venti minuti, è stato più in palla di noi. Noi, invece, eravamo come intimoriti ed abbiamo perso un sacco di palloni permettendo all’avversario di creare molti pericoli. Anche sulle palle inattive si poteva e si doveva fare meglio. Nell’economia della partita possiamo affermare che le nostre mancanze hanno complicato una partita già di per sé difficile”.

Sull’arbitraggio: “Non voglio togliere meriti al Gubbio che, ad oggi, è la squadra migliore per qualità e ritmo che abbiamo incontrato, però vorrei dire due cose sull’arbitraggio. E’ inutile fare riunioni in cui viene chiesto di evitare le proteste ed invece oggi il direttore di gara è stato condizionato solo da queste. L’espulsione di Bozhanaj è una follia perché non c’erano le condizioni per questo genere di provvedimento. Sabato scorso è stato espulso Mercati per due falli dubbi e da inizio campionato è bersagliato. Per non parlare, tornando ad oggi, del secondo giallo non dato al difensore del Gubbio per fallo su D’Auria che avrebbe rimesso in parità il numero dei giocatori in campo. Bisogna che l’arbitro resti sveglio perché le sue decisioni condizionano la partita. Per noi questo è un lavoro, vincere e perdere non è uguale. La classe arbitrale non può essere toccata? Non mi importa, devono fare meglio e darsi una regolata. Non sono preoccupato che le mie parole possano influenzare la prossima partita perché se succedesse qualcosa, significherebbe che ci sia mala fede”. 

Sul futuro: “Ora non dobbiamo soffermarci troppo sulla sconfitta, nel calcio si vince e si perde. Andiamo avanti concentrati su quello che sappiamo fare. Dobbiamo trovare un giusto equilibrio, viviamo con alti e bassi, ma da mercoledì vogliamo rimetterci sulla carreggiata giusta”.