Gianfranco Cappelli, presidente del Forlì, ha fatto il punto della situazione in un’intervista rilasciata ai colleghi de Il Resto del Carlino, affrontando sia le recenti dinamiche finanziarie del club che il momento attraversato dalla squadra, reduce da tre sconfitte consecutive. Le sue parole hanno trasmesso fermezza, unita a un chiaro monito per il futuro.

Il vertice societario ha illustrato la recente operazione di aumento di capitale che ha portato il capitale sociale del Forlì a quota 100 mila euro. Una mossa necessaria, secondo il presidente, per riequilibrare le finanze dopo i precedenti e ingenti sforzi economici: «Abbiamo rimpinguato le casse sociali perché dovevamo farlo, dopo gli sforzi onerosi precedentemente sostenuti.»

Cappelli ha rimarcato la coesione e la fiducia dei soci, tutti convinti della bontà del progetto a lungo termine: «Tutti i soci credono fermamente nel progetto e ci hanno assecondato. Oggi siamo più compatti che mai.»

Nonostante la ritrovata compattezza, il Forlì non chiude le porte a eventuali nuove forze imprenditoriali. Il presidente ha espresso la piena disponibilità della dirigenza ad accogliere chiunque abbia un interesse concreto a far crescere il club: «Qui non c’è nessuno legato alla poltrona. Se qualcuno è interessato al Forlì per condurlo sempre più in alto, noi siamo apertissimi a sederci attorno a un tavolo.»

Tuttavia, il messaggio di Cappelli è accompagnato da un monito estremamente chiaro e pragmatico, necessario per filtrare promesse vuote da reali intenzioni: «Di avventurieri è pieno il mondo» e, soprattutto, «servono soldi veri, non si scappa.» La prospettiva è che ogni potenziale investitore sia mosso da serietà e solidità economica

In merito alle tre sconfitte di fila subite dalla squadra, la preoccupazione è minima, prevalendo la serenità: «In questo momento siamo tranquilli. Qualche sconfitta ci può stare.»

L'ultima battuta d’arresto, in particolare, è stata definita dal presidente come un episodio "particolare", a causa delle condizioni climatiche avverse. La bufera di neve ha reso il terreno di gioco sintetico (e peraltro non di ultima generazione) quasi impraticabile: «...sfido chiunque a giocare sotto una bufera di neve e su un campo del genere, sintetico e nemmeno di ultima generazione. Si scivolava come sull’olio.»

Nonostante gli intoppi, l'obiettivo primario del club rimane invariato e richiede grande fatica: «Sappiamo di dover pedalare per raggiungere i punti necessari alla salvezza.»

Guardando al mercato di dicembre, il presidente ha confermato che la dirigenza ha già individuato le aree in cui intervenire per rinforzare la squadra. Le decisioni operative, ovviamente, saranno demandate alla leadership tecnica: «C’è ancora un po’ di tempo davanti, ma è chiaro che sappiamo dove intervenire. Starà al mister e al direttore sportivo portare profili al vaglio della società.»

Infine, Cappelli ha toccato il delicato tema arbitrale, manifestando il forte disappunto per alcune decisioni che avrebbero penalizzato il Forlì: «Il Forlì è stato più volte bistrattato dalle decisioni arbitrali. Oggi avremmo potuto avere qualche punto in più…»

Il bersaglio della sua critica più aspra è stato il FVS (Forlì Video System), lo strumento di assistenza video agli arbitri, definito senza mezzi termini «un esperimento fallimentare. È uno strumento assurdo, disarmante. Un bluff.» La ragione di tanta frustrazione risiede nel fatto che, nella maggior parte dei casi, lo strumento non riesce a sovvertire la decisione iniziale dell'arbitro: «Almeno nell’85% dei casi l’arbitro non cambia idea perché per lui diventa mortificante ammettere di aver sbagliato.»

Sezione: Serie C / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 15:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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