La trasferta di Ascoli si chiude con un pareggio che sa di impresa per il Gubbio di Domenico Di Carlo. Al termine della sfida disputata allo stadio "Del Duca", il tecnico eugubino non ha nascosto la propria soddisfazione per come i suoi ragazzi hanno saputo reagire a un inizio di gara complicato, riuscendo a strappare un risultato positivo contro una formazione di qualità superiore.

La gara si è aperta con enormi difficoltà per gli ospiti, incapaci di trovare ritmo e intensità nei primi venti minuti di gioco. Di Carlo ha utilizzato un'espressione eloquente per descrivere l'approccio iniziale: "I primi venti minuti siamo rimasti sul pullman. Poco possesso, poca aggressività. L'Ascoli è una squadra forte, se le lasci campo e ritmo diventa difficile". Una fase in cui i padroni di casa hanno dominato il possesso palla e messo alle corde una formazione eugubina apparsa inizialmente disorientata.

Tuttavia, la svolta è arrivata nel momento più opportuno. La capacità di sfruttare la prima vera occasione da gol ha rimesso in carreggiata il Gubbio, innescando una metamorfosi tattica e caratteriale: "Poi però siamo stati bravi a rimetterci in partita: al primo tiro in porta abbiamo fatto gol, come loro, e da lì in poi il Gubbio mi è piaciuto molto di più", ha spiegato l'allenatore, evidenziando come il gol del pareggio abbia rappresentato una vera e propria rinascita per la sua squadra.

Uno degli aspetti più significativi della prestazione eugubina riguarda le condizioni in cui la squadra si è presentata all'appuntamento marchigiano. Di Carlo ha dovuto fare i conti con una rosa ridotta all'osso, recuperando all'ultimo momento quattro elementi fondamentali: "Abbiamo recuperato quattro giocatori all'ultimo, due ieri e due l'altro ieri, senza mai potersi allenare insieme". Una situazione di emergenza che avrebbe potuto compromettere ulteriormente la prova della formazione umbra.

Nonostante le oggettive difficoltà nella preparazione, il gruppo ha risposto con una prova di carattere e determinazione: "Nonostante questo, i ragazzi hanno buttato il cuore oltre l'ostacolo, mostrando grande compattezza e spirito di sacrificio", ha sottolineato il tecnico. La capacità di adattamento si è manifestata anche sul piano tattico, con modifiche in corsa necessarie per arginare la manovra avversaria: "In certi momenti abbiamo anche dovuto cambiare modulo, passando a quattro dietro per contenere meglio il loro possesso".

Nel post-partita, Di Carlo ha sollevato anche la questione degli episodi arbitrali, lamentando una serie di decisioni sfavorevoli nelle ultime uscite: "Nelle ultime tre partite con Arezzo, Ternana e Ascoli gli episodi ci sono andati tutti contro". Pur precisando di non voler costruire alibi per le prestazioni della squadra, l'allenatore ha rivendicato l'esigenza di equità nel metro di giudizio: "Non voglio creare alibi, ma serve equilibrio nelle decisioni. Io non chiedo favori, solo che ci sia lo stesso metro per tutti".

Una presa di posizione netta, che testimonia un certo malcontento accumulato nel corso delle ultime settimane e che aggiunge un elemento di tensione al percorso del Gubbio in questo campionato.

Nelle conclusioni, Di Carlo ha voluto sottolineare il valore del risultato ottenuto, evidenziando le difficoltà oggettive dell'impegno affrontato: "Portare via un punto da Ascoli non è da tutti. Abbiamo affrontato una squadra fortissima, con una cornice di pubblico straordinaria, e non abbiamo mollato un centimetro".

Il pareggio conquistato al "Del Duca" assume quindi una doppia valenza: da un lato rappresenta un risultato concreto in termini di classifica, dall'altro fornisce iniezioni di morale e autostima a un gruppo che ha dimostrato carattere nelle avversità: "Questo pareggio dà continuità e fiducia: ora dobbiamo migliorare il gioco, ma lo spirito è quello giusto".

Sezione: Serie C / Data: Sab 08 novembre 2025 alle 15:45
Autore: Anna Laura Giannini
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