Clamoroso risultato al Comunale di Sestri Levante, dove i padroni di casa, in piena lotta per la salvezza, hanno inflitto un sonoro 3-1 al lanciatissimo Pescara. Un successo di fondamentale importanza per i liguri, che grazie a questi tre punti preziosi compiono un balzo in avanti in classifica, portandosi al terzultimo posto, a sole due lunghezze dalla coppia formata da Legnago e Milan Futuro.
Al termine della sorprendente partita, mister Alberto Ruvo si è presentato in sala stampa per una disamina dettagliata della prestazione dei suoi ragazzi: "Sono sinceramente orgoglioso di quello che abbiamo messo in campo oggi, sotto tutti i punti di vista, ma in particolare per l'intensità e l'aggressività che abbiamo dimostrato dal primo all'ultimo minuto.
Da quando sono arrivato sulla panchina del Sestri Levante, ho cercato di trasmettere ai ragazzi un concetto fondamentale: il nostro campo deve diventare il nostro fortino inespugnabile, il luogo dove dobbiamo conquistare quei punti vitali che ci servono per raggiungere il nostro obiettivo. Questo non significa assolutamente che andremo in trasferta con l'intenzione di perdere, ma è chiaro che le partite casalinghe devono rappresentare il nostro valore aggiunto, la nostra forza motrice. Oggi ho visto una squadra determinata, combattiva, aggressiva al punto giusto e soprattutto capace di soffrire quando c'era da stringere i denti: sono veramente orgoglioso di ognuno di loro. Il risultato finale di 3-1 è il giusto premio per tutto quello che abbiamo messo in campo, per la passione e la dedizione che i ragazzi hanno dimostrato.
È un bellissimo punto di partenza, una grande iniezione di fiducia, ma non dobbiamo assolutamente accontentarci. I ragazzi oggi hanno dato una chiara dimostrazione di avere dentro qualcosa di speciale, la grinta e la determinazione necessarie per inseguire e raggiungere il nostro grande sogno: la salvezza".
Ruvo si è poi soffermato sulla prestazione di un singolo, Luca Clemenza: "Per quanto riguarda Clemenza a centrocampo, ritengo che quella sia la sua posizione ideale. Contro l'Entella l'ho schierato in un ruolo più avanzato, ma in quella specifica partita avrei voluto da lui delle cose che, per le caratteristiche dell'incontro, non erano facili da ottenere.
Oggi (ieri, ndr) Luca è stato uno dei giocatori che ha sofferto e lottato di più su ogni pallone, mettendo a disposizione della squadra la sua indubbia tecnica, ma senza mai dimenticare cosa significa battagliare e sacrificarsi per il collettivo. L'ho tenuto in campo finché ho potuto perché ho visto in lui i movimenti giusti, l'atteggiamento corretto e la voglia di non mollare mai. È uno di quei giocatori che rappresentano un grande esempio per tutti, un elemento che può trascinare il resto della squadra e darci una mano fondamentale nei momenti difficili".
Infine, il tecnico ha analizzato l'andamento della partita dal punto di vista emotivo: "Dentro una partita di calcio ci sono tante piccole partite che si giocano contemporaneamente, e la cosa più difficile da fare è non lasciarsi condizionare negativamente dagli eventi che accadono. Oggi, dopo essere passati in vantaggio, abbiamo subito il gol del pareggio e questo avrebbe potuto rappresentare una vera e propria mazzata per il morale della squadra. Invece, i ragazzi hanno dimostrato una grande forza mentale e una forte voglia di dare tutto fino alla fine.
Dopo la partita è sempre facile parlare e analizzare, ma posso dire di aver visto una squadra che si è difesa con ordine e grande attenzione, concedendo pochissimo agli avversari, e che allo stesso tempo è riuscita ad arrivare con pericolosità anche nell'area di rigore avversaria. Sono convinto che il lavoro che stiamo facendo giorno dopo giorno, alla fine, pagherà".
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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