In vista dell'imminente scontro casalingo con il Renate, l'allenatore del Trento, Luca Tabbiani, ha fatto il punto della situazione in conferenza stampa, analizzando le condizioni della squadra, l'importanza della partita e le insidie rappresentate dall'avversario. Il tecnico ha subito evidenziato alcune problematiche legate alla condizione fisica di diversi giocatori.
«Abbiamo avuto qualche problema fisico. Vitturini, Di Cosmo, Cappelletti e Kassama non stanno bene, Di Carmine è in dubbio. Kassama ha finito la sua stagione, per Samuel vedremo come recupererà e quanti minuti avrà sulle gambe, mentre Vitturini e Di Cosmo non hanno problemi gravi, ma vanno gestiti». Un quadro clinico non ottimale che costringerà Tabbiani a valutare attentamente le scelte di formazione per un match così delicato.
Tornando sulla precedente partita contro la Giana Erminio a Gorgonzola, Tabbiani ha ammesso una prestazione al di sotto delle aspettative. «Abbiamo fatto qualcosa di meno a Gorgonzola rispetto al solito. Il nostro modo di giocare è molto collettivo, dobbiamo dare importanza all’aiuto reciproco. Siamo partiti molto bene, abbiamo avuto tre occasioni importanti, poi abbiamo preso un gol inaspettato e da lì abbiamo avuto difficoltà, lo ammetto senza problemi». L'allenatore ha sottolineato come la forza del Trento risieda nel gioco corale e nella capacità di aiutarsi reciprocamente, fattori che sono venuti a mancare dopo aver subito il gol avversario.
Consapevole dell'importanza cruciale di questo momento della stagione, Tabbiani ha lanciato un chiaro monito alla squadra. «In questo momento dobbiamo cercare di essere perfetti, in queste partite non si può sbagliare perché siamo in un momento decisivo». Il tecnico ha evidenziato come ogni errore possa costare caro in questa fase del campionato, dove ogni punto conquistato può fare la differenza in ottica playoff.
L'analisi dell'avversario, il Renate, è stata approfondita e rispettosa. «Affrontiamo un’avversaria come il Renate che da diversi anni fa i playoff. La squadra da tempo è abituata a stare in quelle zone. Non c’è un modo giusto per giocare, l’importante è che la squadra rispecchi quello che prova. Il Renate ha una grande fisicità e sarà una partita fra due squadre diverse». Tabbiani ha riconosciuto l'esperienza e la solidità del Renate, una squadra abituata a competere per i posti che contano, sottolineando la differenza di caratteristiche tra le due formazioni.
Il tecnico del Trento ha poi messo in guardia dalla capacità del Renate di cambiare volto durante la partita. «Il Renate ha avuto qualche alto e basso nel corso della stagione, è una squadra imprevedibile, che cambia il suo aspetto dentro la partita più volte. Prima di perdere con la Triestina, veniva da sei vittorie consecutive, sono tantissime in un campionato così equilibrato come questo». Nonostante qualche incertezza nel corso della stagione, il Renate ha dimostrato di poter inanellare serie di risultati importanti, come testimoniato dalle sei vittorie consecutive ottenute prima della sconfitta con la Triestina.
La partita contro il Renate rappresenta per il Trento una ghiotta opportunità. «Sabato avremo l’opportunità di entrare matematicamente nei playoff con due giornate di anticipo e abbiamo questo obiettivo. Il Renate ha gli stessi nostri punti, ha fatto più punti in trasferta che in casa. Dovremo essere bravi nelle due fasi della partita, perché loro alterneranno momenti in cui verranno a prenderci bassi e altri invece in cui avranno un atteggiamento diverso».
Tabbiani ha evidenziato come una vittoria permetterebbe al Trento di centrare matematicamente l'accesso ai playoff con due giornate d'anticipo, un obiettivo di grande importanza. Ha poi analizzato le caratteristiche del Renate, una squadra che ha ottenuto più punti in trasferta che in casa, sottolineando la necessità per il Trento di essere efficace sia in fase offensiva che difensiva.
Infine, Tabbiani ha ribadito l'importanza dell'aiuto reciproco e della determinazione per raggiungere la vittoria. «Servirà la corsa in aiuto dei compagni, che rafforzerà la nostra identità. Giocare bene significa essere corti e aggressivi, di solito la fase più importante è quella dell’applicazione. Dobbiamo fare in modo che sabato diventi il tipo di partita che vogliamo, sappiamo che ogni posizione migliorativa rispetto alla minima vale un vantaggio ai playoff da non sottovalutare».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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