«Devono cambiare assolutamente atteggiamento!». L'amaro commento di Bonura dopo l'esonero dalla Sangiovannese

Dopo la comunicazione ufficiale, è arrivato il secondo esonero consecutivo per Marco Bonura, che segue quello subito la scorsa stagione quando guidava il Sansepolcro. La decisione della società della Sangiovannese è giunta come un fulmine a ciel sereno, ma era nell'aria dopo la deludente prestazione offerta dalla squadra nell'ultima partita.

Il tecnico, raggiunto telefonicamente da forzasangio nelle ore successive all'annuncio, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni, augurando il meglio per il futuro del club: «Chi intraprende la carriera di allenatore sa perfettamente che può andare incontro anche a decisioni difficili come questa. Da parte mia, ho messo in campo tutto l'impegno e le risorse possibili per cercare di raggiungere gli obiettivi che la società si era prefissata, ma evidentemente i miei sforzi non sono stati sufficienti. 

Nonostante questo, sono convinto che la Sangiovannese abbia le carte in regola per salvarsi. La cosa che ho tenuto a dire anche ai ragazzi è che devono assolutamente cambiare atteggiamento in campo, altrimenti la situazione si farà davvero critica e difficile da ribaltare. Che ci sia io in panchina o un altro allenatore, se non si sblocca la testa dei giocatori, difficilmente si potranno ottenere i risultati sperati».

Interrogato su eventuali rimpianti o scelte che col senno di poi avrebbe fatto diversamente, Bonura ha risposto: «Direi di no, non ho particolari rimpianti sulle mie scelte tattiche o di formazione. L’unica cosa che ancora non riesco a metabolizzare è stata l’involuzione che ha colpito la squadra nelle ultime settimane, un gruppo che, nel corso di questo campionato, aveva anche raccolto diverse soddisfazioni e dimostrato un buon potenziale. 

Probabilmente, quel pareggio ottenuto a Seravezza contro la Fezzanese ci ha inferto un colpo psicologico molto più forte di quanto potessimo immaginare. Durante la settimana, ho cercato in tutti i modi di spronare la rosa e di mantenere alto il morale, ma evidentemente i miei tentativi non hanno sortito l'effetto sperato. Non posso che augurare tutto il bene possibile alla piazza di San Giovanni Valdarno e alla società, dispiace sinceramente per come è andata a finire questa mia esperienza».