L'Ischia sta attraversando una delle fasi più delicate della sua stagione, un periodo in cui le difficoltà maturate sul campo hanno imposto una profonda riflessione e una vera e propria rivoluzione interna.
Ma, come si legge nelle analisi de ildispariquotidiano.it, è proprio in questi momenti complessi che emerge la capacità di ripartire, e l'aria che si respira in casa gialloblù è ora quella del rilancio.
L'ondata di cambiamenti ha preso il via con una serie di uscite significative dalla rosa. La società, presieduta da Pino Taglialatela, ha formalizzato le risoluzioni contrattuali con ben cinque atleti: Victor Bertomeu, Achraf Habachi, Nicolò Parigi, Raffaele Vuolo e Simone Siciliano. A questo elenco si aggiungerà lunedì anche Vincenzo Romano, atteso sull'isola per siglare l'accordo di risoluzione consensuale.
La rivoluzione tecnica non si è limitata ai calciatori. A partire da domenica, anche Marco Ferrante ha lasciato il suo incarico a contatto diretto con la squadra. Il direttore generale, una figura cruciale negli ultimi mesi, ha deciso di delegare completamente la parte tecnico-sportiva a Simone Corino, in pieno accordo con il presidente Taglialatela. Ferrante si concentrerà ora su un ruolo di natura strettamente societaria, focalizzando le sue energie, insieme al presidente, sulla ricerca di nuovi sponsor e partner economici, anche internazionali, con l'obiettivo primario di dare respiro alle finanze e garantire un solido futuro al club.
A testimonianza della volontà di imprimere una svolta decisa, la ripresa degli allenamenti al "Mazzella" è stata caratterizzata da un intervento diretto di Pino Taglialatela. Il presidente ha tenuto un discorso senza filtri alla squadra, imperniato su due concetti chiave: chi decide di restare deve farlo per combattere e per onorare la maglia senza riserve; viceversa, chi non si sente pronto è libero di seguire coloro che hanno già salutato. Parole che hanno scosso lo spogliatoio con l'intento di rinsaldare il senso d'appartenenza in questo periodo critico.
Paradossalmente, l'ambiente, nonostante le difficoltà, si è compattato. Taglialatela ha infatti confermato la tenuta del rapporto con la piazza, dopo una serie di incontri avvenuti nei giorni scorsi con i gruppi del tifo organizzato, in particolare "Gente di Mare" e "Anni 90". Le frange del tifo hanno garantito un sostegno incondizionato e concreto, un appoggio che, come ha sottolineato il presidente, sarà assicurato "nonostante la classifica e i punti persi". Il messaggio di fondo è chiaro e inequivocabile: l'Ischia non verrà lasciata sola.
Parallelamente, un gruppo isolano composto da Borsò, Buono, Pipolo e dalla famiglia Di Meglio lavora in sinergia con Taglialatela sul fronte societario, dove sono stati già definiti nuovi contratti pubblicitari. Proseguono, inoltre, i contatti con imprenditori interessati a valutare un ingresso nel progetto Ischia. Tuttavia, si evidenzia che ogni singola trattativa sarà inevitabilmente subordinata ai risultati sul campo: servono segnali tangibili e, soprattutto, servono le vittorie.
Concluse le numerose uscite, si inizia a delineare anche il fronte degli innesti. Il primo volto nuovo è quello di Nicolò Fontanelli, terzino destro proveniente dal Giulianova. Inoltre, Corino sta valutando l'inserimento di un giovane classe 2005 che si sta già allenando da alcuni giorni presso lo stadio "Mazzella".
Ma il nome che più di ogni altro sta accendendo l'entusiasmo della piazza è quello di Nicola Talamo. Il dossier relativo al forte attaccante è sulla scrivania di Taglialatela e Corino, che stanno trattando con il procuratore del giocatore. Talamo è un calciatore che a Ischia ha lasciato un ricordo profondo e il suo ritorno potrebbe rappresentare il rinforzo simbolo di questa volontà di rinascita. La trattativa è agevolata dalla difficile situazione dell'Acerrana, attualmente ultima nel Girone H di Serie D e in piena fase di smantellamento, un contesto che apre più di un spiraglio.
Un rientro di Talamo andrebbe ben oltre il semplice valore tecnico, assumerà un significato profondo: sarebbe un modo per riaccendere l'identità e restituire fiducia a un ambiente che ha un disperato bisogno di ritrovarsi. La sua firma rappresenterebbe, in sostanza, la prima vera mossa della "nuova Ischia", una squadra che vuole risollevarsi partendo dal cuore pulsante del suo passato.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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