Il Mantova ieri ha detto addio ai sogni di promozione diretta in Serie C. Il pari col Sondrio, due volte in vantaggio e due volte ripreso, e la contemporanea vittoria col Como ha consegnato la matematica promozione ai lariani.

Una grossa delusione che il tecnico Massimo Morgia ha così descritto: "È un dispiacere forte quello che sto vivendo. Più che per me per lo stupendo gruppo di giocatori che alleno. Un collettivo che si è cementato nel tempo e credeva ancora nel successo finale. Non mi era mai capitato di vedere così tanti ragazzi piangere, tutti insieme, come accaduto in campo e nello spogliatoio. Ciò è significativo per l'attaccamento di ognuno a questa maglia. Se è vero che ho voluto degli uomini ancor prima che dei calciatori, atleti dal cuore grande che legandosi tra loro si sono legati ad un progetto e che mi hanno sempre seguito in ogni decisione, giusta o sbagliata che fosse, lo sfogo della squadra all'amaro epilogo mi rende particolarmente dispiaciuto. Ho sempre creduto che potessimo farcela, che quel pallone del successo alla fine sarebbe entrato in porta ma non è accaduto. La nostra delusione è quella dei nostri tifosi. Il pubblico che si stringe attorno alla squadra è una cosa bellissima, un valore fondamentale che non cambierei per nulla al mondo nel calcio che ho in testa, inteso come sport che unisce le persone. Un conto è farlo supportati da risultati positivi ma riuscire a cogliere l'impegno di un allenatore, di una squadra, di una società nel giorno in cui perde il campionato non è così facile da apprezzare nel calcio italiano. La scena finale sotto la Curva Te è una delle più belle che ho visto nella mia carriera e se sono andato lì è solo perché non volevo lasciare soli i giocatori in un momento di sconforto. Anziché festeggiare una vittoria siamo stati chiamati non appena avuta la certezza che le nostre ambizioni erano matematicamente svanite. Mi sono inchinato davanti ai tifosi e li ho ringraziati, poi sono passato anche sotto la tribuna. Qualcosa abbiamo seminato e tanto è stato recepito dalla nostra tifoseria. L'attaccamento del pubblico e le lacrime dei ragazzi hanno un po' alleviato la tanta amarezza che ho dentro. Sono le uniche belle cose di una giornata che di bello non ha proprio niente di più".

Sezione: Serie D / Data: Lun 29 aprile 2019 alle 13:00
Autore: Anna Laura Giannini
vedi letture
Print