Fabio Brini a Montegiorgio fa rima con salvezza. Quella conquistata domenica scorsa è stata la seconda per il tecnico sulla panchina rossoblù. La prima risale al 1995, quando l’ex portiere di Udinese e Avellino iniziò proprio al Tamburrini la sua fortunata carriera di allenatore. Tante le analogie tra le due esperienze.

Anche in quella occasione infatti, mister Brini subentrò nel girone di ritorno. La squadra era al debutto in Eccellenza e chiuse l’andata all’ultimo posto, con soli otto punti conquistati. Brini diede la svolta conducendo la squadra ad una straordinaria salvezza diretta. Brini ottenne diciannove punti, tanti quanti quelli che gli è servito raccogliere quest’anno per evitare la retrocessione.

«Ricordo quella stagione, nella quale iniziai la mia carriera di allenatore. Il fatto che abbia accettato di tornare qui a Montegiorgio, insieme al direttore sportivo Zeno Cesetti, che fu anche mio giocatore, è stato proprio per questo, per la riconoscenza nei confronti dell’ambiente rossoblù, che mi diede fiducia e la possibilità di iniziare ad allenare - ha dichiarato Fabio Brini -, è chiaro che anche questa volta conoscevo le difficoltà del caso. Se una squadra viaggia come stava facendo il Montegiorgio, dovevi capire che c’erano delle difficoltà. Per fortuna i calciatori sono stati bravi a superarle».

Oggi come allora, mister Brini ha saputo lavorare molto sull’aspetto mentale dei ragazzi, lasciando pressoché inalterato l’impianto di gioco del suo predecessore. In poco più di un mese la squadra ha migliorato le sue statistiche, raddoppiando la media di punti con quistati a partita. «La particolarità sta che in pochissimo tempo è cambiato qualcosa nella testa dei ragazzi, che hanno capito che c’erano dei problemi da risolvere - racconta il tecnico rossoblù -. La mia soddisfazione è stata questa, perché in fondo, in un mese e mezzo, non puoi inventare chissà quali altre soluzioni, se non quelle di eliminare certi errori, che avevano portato delle negatività a questa squadra».

Sezione: Serie D / Data: Gio 26 maggio 2022 alle 23:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Francesco Vigliotti
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