Vigilia di match con il Pineto ed il direttore Cossu analizza la situazione in casa Sangiustese.
Quanto pesa la vittoria di Vasto? Più per la testa o per la classifica?
Pesa tanto anche per come l’abbiamo ottenuta, da squadra, battagliando fino all’ultimo secondo, avendo le nostre buone occasioni per raddoppiare e soffrendo nel finale. Chiodini ha parato un rigore, ma probabilmente la parata più importante è stata quella appena dopo, quando è riuscito a mettere il corpo evitando la ribattuta dell’attaccante. In più ha fatto anche diverse altre parate. Ci sta comunque dando una grande mano, quasi come un bomber. Merito anche di un eccellente preparatore dei portieri, Andrea Armellini, che sta facendo un grande lavoro.
Con la vittoria del Cesena sul Matelica la lotta per il primato sembrerebbe ormai chiusa come da pronostico.
Credo che sia difficile avvicinarsi al Cesena, specie ora che ha anche rimesso mano al mercato. Nel calcio non si può dire mai che il campionato sia chiuso, anche con dieci punti di vantaggio: in alcune situazioni sono stati recuperati. In questo caso però stiamo parlando del Cesena, una piazza importante che con le altre realtà del girone ha poco a che spartire, come tifosi, blasone e Società alle spalle. Credo che quando corazzate come Bari, Cesena e Modena sono state inserite nei rispettivi gironi fosse abbastanza scontato che l’anno dopo sarebbero state loro a fare il salto in C.
Quanto è difficile la sfida con il Pineto?
E’ difficilissima, ma dipende da noi. Se capiamo che dobbiamo affrontare le partite come abbiamo fatto a Vasto, in maniera intelligente, credo che ci potremmo togliere delle belle soddisfazioni. Dobbiamo arrivare presto alla quota salvezza, che per noi equivarrebbe a un campionato vinto. Domenica dovremo avere il massimo rispetto del Pineto, una squadra che, a mio parere, ha un’altissima qualità dei giocatori e una rosa molto importante. Se riusciamo a fare un risultato positivo, senza perdere la partita, poi nel turno successivo potremmo anche andare a divertirci contro i bianconeri, perché giocheremmo con un pizzico di spensieratezza in più.
Due parole in conclusione anche sul cammino della Juniores Nazionale di mister Adolfo Rossi, che sabato ha avuto un brutto stop a Recanati.
Sabato ero presente. Ci sono state due partite, una al primo tempo, conclusa 0-0, in cui questi ragazzi, tutti 2002 e 2001, si sono fatti valere arginando bene una squadra importante e attrezzata come la Recanatese che aveva in campo anche dei giocatori della prima squadra. Fisicamente ho trovato che la differenza fosse tanta. Nei primi 45’ abbiamo fatto una bella partita, fraseggiando bene e per questo voglio fare i complimenti a mister Rossi. Si è vista la sua mano. Alla fine però le squadre di qualità, come è la Recanatese, vengono fuori, abbiamo preso gol, e, cercando di andare a recuperare la partita, ne abbiamo presi uno via l’altro. Comunque questi ragazzi stanno lavorando bene. Sabato giocheremo con la Jesina. Sarà un’altra partita molto difficile, perché i leoncelli stanno risalendo la classifica e trovando la loro dimensione. In realtà avremmo anche una partita da recuperare, quindi ipoteticamente potremmo essere ancora primi. Per noi non è questo che conta. Quello che ci interessa è capire cosa abbiamo fatto in questa stagione e quanti ragazzi saranno pronti per il prossimo anno.
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