Il Siracusa dopo due pareggi a rete bianche è ritornato a segnare con il solito gioco brillante. A Castrovillari ha imposto il proprio gioco, nonostante è partito dopo i primi minuti con un gol al passivo, riuscendo poi a chiudere la gara al “Mimmo Rende” con un convincente 1 a 3. Il gol iniziale al 3’ dei calabresi matura su punizione di Cosenza, grazie ad una deviazione della barriera che ha messo fuori causa il portiere Lamberti, non scalfisce minimamente le geometrie del gioco del Siracusa che riesce prima a pareggiare con Alma per poi chiudere l’incontro con una doppietta di Domenico Maggio. Gli azzurri sin dall’inizio campionato sono andati oltre le previsioni disputando prestazioni eccellenti, sovvertendo così anche i programmi della società che ha sempre evidenziato che il previsto salto di categoria è programmato nell’arco di tre anni, ma nel contempo, vista la seconda posizione che occupa in classifica, si propone come outsider nella lotta al vertice tra Vibonese e Trapani.
Il presidente del Trapani Antonini ha dichiarato sin dall’inizio del campionato che voleva andare in Lega Pro, formando un organico con giocatori eccellenti con un trascorso di serie C e B, con largo anticipo. La Vibonese dopo l’anno sabbatico forzato, visto che lo scorso anno il Catania puntava al ritorno tra i professionisti allestendo una squadra da categoria superiore, quest’anno ha formato un organico per contrastare il salto di categoria sia al Trapani che al Siracusa.
Gli azzurri quest’anno dovevano partire per disputare un campionato d’avanguardia per provare ad arrivare nella zona alta della classifica. Il lavoro svolto dal D.S. Salvatore Castorina fatto con minuziosità alla fine ha portato all’organico azzurro giocatori con caratteristiche tecniche che Cacciola richiedeva, ma la società' ha anteposto prima il punto di vista umano. Alla fine è stato formato un ottimo organico, mantenendo tutto lo staff tecnico della passata stagione, vittoriosa ai playoff.
Il tecnico Cacciola sin dalla prime giornate ha dato al team azzurro un’impronta offensiva, viste le caratteristiche dei vari Alma, Russotto, Maggio, Arcidiacono, Vacca e Favetta, mentre per il centrocampo, dopo qualche accorgimento tattico si è arrivati alla posizione di centrocampo di Zampa e Aliperta che sono riusciti a fermare il gioco avversario nella parte nevralgica del campo per poi ripartire con Aliperta in avanti a favore delle punte.
Da sottolineare che due giocatori importanti e di grossa esperienza come Russotto e Markic sono da diverso tempo fuori dalla formazione titolare per infortuni muscolari.
Per Russotto il tempo di recupero sembra vicino, mentre per il difensore bosniaco essendo guarito, parte dalla panchina. L’esperienza, il senso di posizione, l’anticipo sull'avversario e la visione di gioco del difensore centrale Toni Markic ne indicano un ritorno a breve in squadra.
Intanto gli azzurri da oggi sono al lavoro per prepararsi al meglio per affrontare domenica al “Nicola De Simone” la Vibonese di Antonio Buscè, seria candidata per la lotta al vertice.
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