Desenzano, accordo plurieannale con Rizzi

Il Desenzano ha ufficializzato con entusiasmo la firma del primo contratto professionale di Alberto Rizzi, giovane portiere classe 2008 cresciuto interamente nel vivaio biancoazzurro. 

Il promettente estremo difensore, che ha recentemente brillato conquistando il prestigioso Trofeo delle Regioni con la selezione Lombardia Under 17, si lega così a lungo termine al club che lo ha formato calcisticamente.

L'accordo pluriennale siglato tra le parti testimonia la fiducia riposta dalla dirigenza nelle qualità del giovanissimo portiere, che nonostante la giovane età ha già dimostrato un potenziale significativo, tanto da attirare l'attenzione dello staff tecnico della prima squadra.

Il direttore Giacomo Laurino non ha nascosto la propria soddisfazione per l'accordo raggiunto, sottolineando come la scelta di investire su Rizzi rientri in una precisa strategia di valorizzazione dei talenti interni: "Alberto è un prospetto interessante per il Calcio Desenzano e ho ritenuto giusto investire su di lui, anche in prospettiva futura".

Laurino ha inoltre evidenziato come il percorso del giovane portiere all'interno del club sia stato attentamente monitorato: "Quando i responsabili del Settore Giovanile, Monese e Galletti, me ne hanno parlato ed è venuto con la prima squadra a fare i primi allenamenti, ha subito destato un'ottima impressione a me e allo staff tecnico". Con una convinzione che lascia trasparire grandi aspettative: "Sono sicuro che nei prossimi anni sarà un elemento di sicuro valore per la Società".

La firma del contratto con Rizzi non rappresenta un caso isolato nella politica societaria del Desenzano, ma si inserisce in un percorso già tracciato di valorizzazione del settore giovanile. Come ricordato dallo stesso Laurino: "Sono contento, infine, di valorizzare, come già successo con Turelli, un prodotto del vivaio a testimonianza dell'ottimo lavoro svolto in questi anni".

Questo approccio permette al club biancoazzurro di raccogliere i frutti di un lavoro metodico e paziente condotto nel proprio settore giovanile, creando un circolo virtuoso che può garantire sostenibilità economica e un forte legame identitario con il territorio.