Oltre ad illustrare nel dettaglio la ricca proposta che riguarda il Settore giovanile, la serata di ieri a San Faustino è stata anche l’occasione per fare il punto sulle dinamiche e sugli obiettivi che caratterizzeranno il futuro della Prima squadra e della formazione Juniores. Come è noto, di recente la società è stata rinominata “Asd Folgore Rubiera San Fao”: una dicitura ufficialmente riconosciuta anche dalla Federazione. Il nuovo presidente del sodalizio biancorossoblù è Mauro Cavazzoli, che tuttavia ha sùbito tenuto a precisare il carattere collettivo e collegiale della società: “Tra i nostri obiettivi c’è quello di rafforzare ulteriormente il parco dirigenti – ha sottolineato Cavazzoli – Nella fattispecie siamo alla ricerca di nuove figure giovani e competenti, capaci di dare continuità ai piani che abbiamo tracciato in vista dei prossimi anni. Per raggiungere questo obiettivo, dovremo senza dubbio conivolgere ancora di più il tessuto sociale del territorio in cui operiamo: a San Faustino, ma soprattutto a Bagno e Rubiera, sono davvero parecchie le persone che potrebbero entrare nel nostro club dando un pregevole e apprezzato contributo”.
Oltre ad ampliare la base sociale, si punterà pure ad allargare la base degli sponsor?
“Certo che sì. Intendiamoci: la Folgore Rubiera San Fao è una società sana, e in futuro proseguiremo con decisione su questa strada. La gestione dei conti continuerà a essere basata sulla massima saggezza, e su un costante monitoraggio delle cifre che ci riguardano. Detto questo, l’allargamento della base degli sponsor è sicuramente tra i traguardi che ci poniamo: al di là del prezioso supporto sotto l’aspetto pratico, una risposta sempre maggiore da parte delle aziende sarebbe per noi motivo di orgoglio e prestigio. Stiamo quindi studiando iniziative che possano permettere agli sponsor di avere la massima visibilità possibile, per fare in modo che gli sforzi economici possano essere confortati da un adeguato ritorno in termini di immagine”.
Dal punto di vista operativo, come si articolerà l’organizzazione della Folgore Rubiera San Fao?
“Intanto, partiamo da un vivace e competente nucleo societario: per “soci” si intende coloro che verseranno la quota di adesione annuale. A ciascun socio saranno affidati vari compiti operativi: l’assegnazione non avverrà a caso o forzatamente, ma seguendo le attitudini e le predisposizioni delle singole persone. Ognuno si ritaglierà il ruolo in cui si sente più preparato, per fare in modo che tutti lavorino con passione ed entusiasmo a favore della Folgore Rubiera San Fao. Non pochi uomini al comando, ma un gruppo di dirigenti motivato e affiatato: questa è la nostra filosofia, sia presente sia futura”.
Quali sono le tue impressioni in merito alla collaborazione con San Faustino e Atletico Bilbagno a livello di attività giovanile?
“Un’idea innovativa e indovinata, che di certo potrà aprire ottimi orizzonti a tutte le società coinvolte. Si è trattato di un passo storico per il mondo del calcio reggiano: peraltro, il grande patrimonio umano e di competenze che contraddistingue i tre club rappresenta un punto di partenza davvero confortante. Tuttavia, l’intenzione non è certo quella di fermarsi qui”.
A cosa ti riferisci?
“Credo che sia necessario continuare a lavorare per favorire un’unione tra la Folgore e l’Us Rubierese: è indispensabile che a Rubiera operi una sola società, perchè l’attuale dispersione di forze non ha alcun senso. La mia presidenza punterà anche a ottenere questa unione, che ci permetterà di avere ambizioni ancora più marcate sia a livello di Prima squadra sia in ambito giovanile. Chiaramente, questo connubio con la Rubierese dovrà portare a rafforzare in modo ulteriore la collaborazione con San Faustino e Bilbagno: si tratta di due club che lavorano in modo professionale, e che peraltro sono portatori di solidi e salutari valori parrocchiali. Quindi l’accordo con entrambe le società è destinato ad andare avanti nel tempo, anche nel caso di un’auspicata fusione tra Folgore e Rubierese”.
E a proposito della Rubierese, quali sono le strade che intendi percorrere per arrivare a unire le forze con il club biancorosso?
“Finora, loro non hanno voluto riflettere insieme a noi. Tuttavia, la Folgore non si arrende: io continuerò incessantemente a cercare un dialogo con la presidenza biancorossa, nell’intenzione di attuare una discussione costruttiva”.
Parlando invece del futuro più a breve termine, quali sono i piani della Folgore Rubiera San Fao in vista del prossimo campionato di Eccellenza? E’ vero che si punta alla serie D?
“Diciamo che la nostra programmazione non si limita solo all’annata 2019/2020, ma guarda a una prospettiva più ampia e triennale. Nel giro di tre anni, vorremmo arrivare a conquistare l’approdo in serie D con il nostro attuale allenatore: per questo a breve faremo un incontro con Alessandro Semeraro, in modo da definire nel dettaglio quali saranno le mosse da compiere per arrivare a centrare l’obiettivo. Il mister è senza dubbio una persona seria e preparata, e non a caso abbiamo individuato in lui la figura giusta per provare a raggiungere il sogno chiamato quarta serie. Tutto ciò, beninteso, senza dimenticare il valore della nostra Juniores regionale: si tratta di una squadra che nella nostra visione riveste da sempre una grande importanza, anche come fucina di talenti da lanciare sul palcoscenico dell’Eccellenza. Come sapete nella prossima stagione la Juniores sarà guidata da Roberto Cavalletti, che per noi costituisce un graditissimo ritorno”.
Per raggiungere i propri successi, la Folgore Rubiera San Fao darà grande importanza anche alla dimensione dello spirito di squadra…
“Certo che sì: infatti posso annunciare che ripristineremo le cene del venerdì sera con dirigenti, staff tecnico e giocatori. Lo spirito di squadra deve diventare il vero motore, che permetterà di lavorare tutti uniti con un unico obiettivo”.
Intanto, sono in arrivo novità pure sul fronte web: a breve sarà approntato un nuovo sito, che raccoglierà tutte le informazioni relative alle tre società Folgore Rubiera San Fao, Asd San Faustino e Atletico Bilbagno.
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