Un vero e proprio rullo compressore la Scafatese che, dopo dodici turni di campionato, è al comando del girone "G" di serie D rispettando le attese di inizio stagione che, ai nastri di partenza del campionato, la vedevano nelle griglie degli addetti ai lavori la squadra favorita per il salto di categoria. Pronostici sin qui non solo rispettati, ma andati forse oltre ogni più rosea previsione. E se fino a due domeniche fa c'era il sorprendente Trastevere a farle compagnia, da due settimane la squadra romana ha ceduto il passo incassando le prime sconfitte stagionali e domenica farà visita proprio ai gialloblù. Con un successo la Scafatese porterebbe a nove i punti di vantaggio sul Trastevere disinnescando quella che, il campo, sino ad oggi, aveva inserito tra le avversarie più agguerrite per il primo posto. Per parlare del prossimo match, ma non solo, abbiamo intervistato Gianluca Esposito, tecnico della formazione di Scafati.

Sulla carta, a guardare la classifica, la scorsa sfida con l'Ischia poteva sembrare scontata, ma nel calcio nulla lo è. Cosa le ha lasciato la partita con gli isolani?
«Che siamo una squadra matura. Che impara dagli errori commessi, che migliora, soprattutto a livello di atteggiamento mentale, di partita in partita, che è consapevole della sua forza ma è anche conscia che dobbiamo necessariamente, in ogni gara, dimostrare a tutti il nostro valore».

Domenica prossima ospitate il Trastevere che arriva a questo incontro dopo due ko. Un successo ovviamente porterebbe il distacco dal club romano a più nove per voi. È una sfida che vale un pezzettino di serie C?
«Un pezzettino di serie C no, perché se dovesse andare bene è vero che metteremmo nove punti di distanza tra noi ed il Trastevere ma ci sono pur sempre Nocerina ed Albalonga. E nemmeno lo stesso Trastevere si potrebbe ritenere fuori dalla corsa al primo posto perché le partite rimanente sono talmente tante che non si può fare questo discorso. Chiaramente, sarebbe un altro segnale che potremmo dare al campionato ma più a livello emotivo-morale che a livello pratico per quanto riguarda i punti in classifica».

La Scafatese è con Este, Pistoiese, Ostiamare e Teramo ancora imbattuta. Miglior attacco del girone, uno dei migliori dell'intera serie D, e miglior difesa. Quanto è soddisfatto del lavoro fatto sin qui ed in cosa la Scafatese di Esposito può ancora crescere?
«Il margine di crescita per me è ancora molto, molto, alto. È normale che quando si hanno tanti giocatori molto forti, bisogna fare qualche tentativo in più per trovare la formula giusta. Io credo che ci stiamo arrivando, la partita di domenica ne è una testimonianza diretta e fresca. Però, secondo me, questa squadra può ancora crescere tanto. Sono soddisfatto, e molto, perché non è semplice, e non è così scontato, inanellare una serie di dodici risultati utili consecutivi, di cui nove vittorie e tre pareggi. Nonostante, ripeto, una squadra molto forte però quasi totalmente nuova. È stato fatto un ottimo lavoro fino ad adesso ma si può crescere ancora tanto».
 

Mister considerata la classifica, è la Nocerina la vostra avversaria più accreditata o può ancora inserirsi qualche club?
«La Nocerina, come noi, è partita dichiaratamente per vincere il campionato. Il Trastevere ha un'ottima struttura societaria, un'ottima struttura di squadra, sono tanti anni che fa questa categoria e la conosce molto, molto, bene. Secondo me, chiaramente, proverà a vincere il campionato ma non ha quel dovere di provarci e di essere seduta al tavolo delle pretendenti fino alla fine. Non voglio sminuire il valore dei nostri prossimi avversari, però è così. Noi e la Nocerina, ai nastri di partenza, eravamo le due squadre in prima fila, se vogliamo fare un paragone con la F1. Il Trastevere era immediatamente dietro, poi ha fatto una partenza sprint, meritando la posizione che aveva fino a due settimane fa per gioco, per idee, per punti portati in classifica. Però, prima dell'inizio del campionato tutti parlavano di Nocerina e Scafatese».

Il calciomercato invernale dei Dilettanti sta per riaprire i battenti. Una finestra di mercato che spesso stravolge gli equilibri dei campionati. Avete necessità di inserire nuovi elementi in questo organico? Lei ha fatto delle richieste al club?
«Fino a qualche anno fa il mercato di dicembre stravolgeva rose, dinamiche e classifiche ma in effetti ora il mercato è sempre aperto. Ho visto già tanti cambi di casacca di calciatori, noi, forse, siamo stati gli unici a non operare fino ad adesso. Quindi, è relativo negli ultimi anni questo mercato di dicembre. Fatto sta che, sicuramente, se il direttore sportivo riterrà opportuno, se la società riterrà opportuno, intervenire per rafforzare ulteriormente una rosa già forte io sono sicuro che non si tirerà indietro».

Sezione: Esclusiva NC / Data: Mer 19 novembre 2025 alle 19:15
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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