Il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, è stato tra i protagonisti del recente evento Social Football Summit tenutosi a Torino, dove ha rilasciato alcune dichiarazioni significative sullo stato attuale della Serie B.

Attraverso un resoconto ripreso da TuttoMercatoWeb, emerge un quadro critico ma schietto sulla categoria cadetta, che De Laurentiis descrive come appassionante sul campo, ma estremamente problematica dal punto di vista gestionale.

De Laurentiis ha innanzitutto riconosciuto l'attrattiva sportiva del torneo, evidenziandone l'imprevedibilità e l'intensità agonistica. «È un campionato difficile da interpretare, tutte le formazioni rimangono in gioco fino all'ultima gara: si combatte per vincere il titolo, c'è una suspense elevatissima», ha affermato il massimo dirigente biancorosso.

Nonostante l'eccitazione sul rettangolo verde, il presidente ha puntato il dito sul difetto più grave della Serie B: la sua scarsa sostenibilità economica. Per De Laurentiis, la categoria vive una profonda discrasia tra ambizioni e realtà finanziaria. «Non solo, la categoria si atteggia come la Serie A, ma dovrebbe rappresentare il serbatoio di talenti italiani per poter ambire alla massima serie», ha chiosato.

La mancanza di riforme strutturali costringe i presidenti a una gestione ad altissimo rischio, con uscite che superano di gran lunga le entrate. «Fino a quando non verranno introdotte delle riforme, io in qualità di presidente devo confrontarmi con investimenti insostenibili, mettendo a repentaglio la stabilità finanziaria, ogni presidente spende cifre eccessive: gli investimenti sono duplicati, ma i ricavi non sono cresciuti», ha dichiarato De Laurentiis, sottolineando il paradosso economico che strangola i club. La lettura dei bilanci, ha aggiunto, mostra chiaramente come siano stati persi in totale diversi milioni di euro.

Il medesimo problema si riflette, secondo il presidente del Bari, sullo sviluppo dei giovani calciatori italiani. La necessità di competere in un torneo così dispendioso e pressante spinge le società a privilegiare la vittoria immediata rispetto alla crescita dei talenti nazionali.

«Per i giovani la situazione è analoga: talenti come Pio Esposito ne emergono pochi se non si attuano riforme nel panorama calcistico», ha lamentato De Laurentiis. Questa difficoltà è stata confermata anche da dirigenti federali, come Bedin, che fatica a reperire giovani da inserire nelle rappresentative Under della Nazionale. «Bedin mi ha confidato che incontra difficoltà nel trovare giovani da indirizzare nelle Under azzurre; le squadre gli rispondono 'per quale ragione dovrei cedere il mio giovane, dato che sto rischiando la pelle nel campionato senza ricevere adeguato supporto?'», ha concluso De Laurentiis, evidenziando il circolo vizioso che frena l'emergere dei futuri professionisti italiani.

Sezione: Serie B / Data: Mer 19 novembre 2025 alle 11:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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