L'amarezza per un'opportunità mancata emerge chiaramente dalle parole di Manuel Marras al termine del match infrasettimanale che ha visto la Reggiana fermarsi sull'1-1 contro lo Spezia. Il centrocampista granata non ha nascosto la propria delusione per un risultato che, pur rappresentando una rimonta, lascia l'amaro in bocca considerando l'andamento della gara.
"Onestamente credo che questi siano due punti persi. Questa era una partita da vincere", ha dichiarato Marras nel post-partita, sintetizzando immediatamente il sentiment dello spogliatoio emiliano. Una valutazione netta che testimonia le ambizioni di una squadra che puntava ai tre punti e che, invece, ha dovuto accontentarsi della divisione della posta in palio.
L'analisi del match offerta dal giocatore evidenzia una netta divisione tra le due frazioni di gioco. La prima metà della sfida ha visto i padroni di casa in difficoltà, incapaci di imporre il proprio ritmo e di gestire efficacemente il possesso. Gli ospiti liguri hanno sostanzialmente dominato i primi quarantacinque minuti, mettendo sotto pressione la formazione di casa.
La svolta è arrivata nella ripresa, quando due episodi hanno modificato radicalmente l'inerzia dell'incontro. L'ingresso in campo di Girma e l'espulsione del difensore avversario Hristov hanno ridisegnato gli equilibri, permettendo alla Reggiana di ritrovare la propria identità tattica e di esprimere un calcio più fluido e offensivo.
"Nel primo tempo abbiamo subito lo Spezia e non è stato facile gestire il pallone, mentre nella ripresa con l'entrata di Girma e l'espulsione di Hristov, è cambiata la partita e siamo riusciti a ritrovare il nostro gioco", ha spiegato Marras, secondo quanto riportato da Tuttoreggiana.com. Il centrocampista ha poi aggiunto: "Il rammarico è per tutta la gara, dovevamo essere più compatti in mezzo, ma poi si sa che ogni partita fa storia a sé".
Proprio la fase centrale della gara rappresenta il principale motivo di rimpianto. Nonostante la superiorità numerica conquistata, la squadra non è riuscita a capitalizzare appieno il vantaggio dell'uomo in più, complice anche la stanchezza che ha iniziato a farsi sentire nelle gambe dei giocatori. "Forse potevamo fare di più nella ripresa e con l'uomo in più, ma a un certo punto eravamo anche stanchi", ha ammesso con onestà il calciatore.
Le dichiarazioni di Marras hanno toccato anche il tema della recente sconfitta esterna, evidentemente ancora presente nella memoria della squadra. Il riferimento è al passo falso di Bolzano, prestazione che il gruppo vuole rapidamente archiviare per voltare pagina. "Sono partite che vanno cancellate subito. Abbiamo giocatori giovani e nuovi a questi contesti, ma bisogna comunque crescere in fretta perché dobbiamo fare più punti possibili", ha sottolineato il centrocampista, riconoscendo le caratteristiche di una rosa che presenta elementi di giovane età e con limitata esperienza in questa categoria.
Il giocatore ha però voluto evitare che una singola prestazione negativa potesse diventare un'etichetta per l'intera stagione: "Per una partita a vuoto non possiamo dire che non fosse la vera Reggiana, l'importante è saper mantenere continuità di prestazioni e risultati. La Serie B è un campionato che non ti aspetta".
Quest'ultima considerazione evidenzia la piena consapevolezza delle difficoltà e delle insidie di un torneo cadetto che storicamente non perdona disattenzioni o cali di concentrazione. La Serie B si conferma un campionato imprevedibile e competitivo, dove ogni punto può rivelarsi prezioso ai fini della classifica finale.
In chiusura, Marras ha voluto delineare con chiarezza gli obiettivi stagionali della Reggiana, senza nascondersi dietro false ambizioni ma mantenendo uno sguardo pragmatico sulla realtà: "Nell'arco di un campionato tutte le squadre possono avere dei blackout, ma sappiamo qual è il nostro compito, ovvero salvarci il prima possibile per poi sperare di toglierci qualche soddisfazione in più".
Una dichiarazione che fotografa perfettamente la filosofia della società emiliana: consolidare innanzitutto la categoria, garantendosi la permanenza in Serie B con il maggior anticipo possibile, per poi eventualmente provare a raggiungere traguardi più ambiziosi. Un approccio maturo e consapevole, che mette al primo posto la salvezza senza però rinunciare a coltivare sogni di gloria qualora i risultati dovessero permetterlo.
Il pareggio contro lo Spezia, dunque, rappresenta per la Reggiana un'occasione mancata ma non un dramma. La squadra ha dimostrato carattere nel recuperare lo svantaggio e capacità di reazione, ma ha anche evidenziato margini di miglioramento, specialmente nella gestione delle situazioni di vantaggio numerico. La strada verso la salvezza passa anche attraverso la capacità di trasformare questi episodi in lezioni costruttive per il prosieguo della stagione.
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