Spezia, mister D'Angelo: «Ogni situazione negativa la subiamo troppo a livello mentale, dobbiamo reagire meglio alle avversità»

Il tecnico dello Spezia, Luca D’Angelo, ha parlato dal centro sportivo "Ferdeghini" alla vigilia della sfida di cartello contro il Palermo. L'allenatore ha affrontato con estrema lucidità e realismo il momento complesso che sta attraversando la sua squadra, ancora a secco di vittorie in campionato.

D’Angelo ha individuato nella fragilità mentale il problema principale, nonostante la buona condizione fisica dei suoi. «Fisicamente stiamo bene, i giocatori hanno recuperato, ma mentalmente non siamo al massimo», ha ammesso l’allenatore. Tuttavia, l'impegno in settimana è stato massimo, come ha tenuto a precisare: «In allenamento i ragazzi danno sempre il massimo, con grande attenzione».

Il tecnico ha aggiornato anche la lista degli indisponibili: restano fuori Bandinelli e Zurkowski, oltre allo squalificato Hristov, mentre si registra il rientro di Candelari, che ha recuperato dal problema muscolare subito un mese fa con l'Italia U20.

Riguardo alla recente sconfitta di Reggio Emilia, D'Angelo ha risposto alle critiche, citando il fattore mentale come il vero scoglio. «Nel primo tempo abbiamo dominato, 11 contro 11 non c’è stata partita. Poi con l’espulsione siamo andati in difficoltà», ha spiegato. Il problema risiede nella reazione ai colpi subiti: «Ogni situazione negativa la subiamo troppo a livello mentale, dobbiamo reagire meglio alle avversità».

Il ritorno allo stadio "Picco", dopo tre impegni consecutivi in trasferta, rappresenta un'opportunità cruciale per ritrovare l'appoggio del pubblico e invertire la rotta. «I tifosi ci sono vicini, lo sentiamo. Riempiono lo stadio e ci seguono ovunque», ha riconosciuto D’Angelo, lanciando un chiaro appello alla squadra: «Sta a noi dare loro le soddisfazioni che meritano».

Sul prossimo avversario, i rosanero guidati da Filippo Inzaghi, l’allenatore bianconero ha mostrato grande rispetto, riconoscendo il loro status di favorita. «Il Palermo è fortissimo, ai blocchi di partenza era la favorita», ha ammesso. Sebbene una certa preoccupazione sia inevitabile, la Serie B impone cautela a tutti: «È normale avere un po’ di preoccupazioni, ma in Serie B ogni partita è dura, anche per chi è in vetta».

Un altro elemento critico su cui D'Angelo ha voluto porre l'attenzione è l'eccesso di sanzioni disciplinari: «Dovremo essere bravi a restare in undici, perché tre espulsioni in sei partite condizionano tutto». L’ottimismo non manca, a patto di mantenere la parità numerica in campo: «A parità numerica, possiamo giocarcela con chiunque».

Nonostante i risultati negativi, il tecnico spezzino si è detto ottimista sulle potenzialità della rosa a sua disposizione. «Abbiamo approcciato bene sia con la Reggiana che in Coppa Italia. Ci manca fiducia a causa dei risultati, ma siamo una buona squadra e possiamo fare punti contro chiunque, compreso il Palermo», ha ribadito. L’ultima delle sue preoccupazioni è la posizione attuale in graduatoria: «La classifica? Non la guardo quando siamo messi bene, figurarsi adesso. Dobbiamo pensare a giocare, non alla posizione».

Quanto alla formazione che scenderà in campo, D’Angelo ha offerto alcuni indizi. Lapadula «sta bene, può giocare dall’inizio o entrare a gara in corso». Sugli esterni, ha notato un miglioramento nell'ultima uscita, citando i contributi di Candela, Aurelio, Kouda e Nagy. Per sostituire Hristov in difesa, la scelta ricadrà su uno tra Cistana, Jack e Onofri, con una decisione finale attesa per domani. L'incertezza permane anche per il portiere titolare: «Per la porta decideremo all’ultimo».

In conclusione, D’Angelo ha offerto una riflessione matura e personale sul suo mestiere, dimostrando grande consapevolezza. «Conosco la vacuità dei sentimenti del calcio: si passa presto dagli applausi ai fischi. Fa parte del mestiere», ha chiosato, accettando il giudizio severo del momento: «Cerco di fare tutto il possibile per non meritare le critiche, che ora sono giustificate da un rendimento non buono da parte mia».

Domani al Picco, per affrontare una delle formazioni più attrezzate del campionato e tentare di invertire la tendenza, saranno essenziali compattezza, concentrazione e il sostegno incondizionato del pubblico.