Il girone d'andata del Forlì si chiude nel peggiore dei modi sul prato del "Renato Curi", dove i biancorossi incassano un pesante 4-0 da un Perugia apparso in uno stato di forma smagliante.
Si tratta della quarta caduta esterna consecutiva per la formazione romagnola, un dato che certifica una certa fragilità lontano dalle mura amiche, nonostante il bilancio complessivo della prima parte di stagione resti comunque lusinghiero. Al termine del match, il tecnico Alessandro Miramari ha analizzato con estrema onestà e un pizzico di delusione la prestazione offerta dai suoi uomini, apparsi incapaci di arginare l'onda d'urto umbra.
Il tecnico ha individuato nel penalty concesso ai padroni di casa il momento di svolta, senza però nascondere le carenze della sua squadra. «Partita indirizzata dal rigore, una partita in cui il Perugia ha giocato bene mentre noi non lo abbiamo fatto, al di là dell'episodio da cui è nata la prima rete dei nostri avversari», ha ammesso Miramari, riconoscendo i meriti di un avversario che ha saputo dominare il campo. Secondo l'allenatore, i problemi del Forlì sono stati molteplici e diffusi in ogni reparto, tanto da richiedere un confronto approfondito negli spogliatoi: «Sono state molte le cose che non hanno funzionato, ne parleremo alla ripresa degli allenamenti e cercheremo di metterla a posto».
La critica di Miramari si è fatta più serrata quando si è passati all'analisi della fase difensiva, apparsa troppo permissiva di fronte alle accelerazioni del Perugia. Per il mister non si è trattato di un problema di schieramento tattico, quanto di un limite nell'interpretazione dei momenti della gara. «Abbiamo sbagliato tutto quello che potevamo, se non difendi in maniera corretta in area prendi gol in questa categoria, se regali queste ripartenze questo è il risultato», ha spiegato con fermezza, aggiungendo che il tracollo «non è un caso di impostazioni ma di letture non adeguate».
Nonostante il passivo pesante, la volontà è quella di voltare subito pagina, facendo tesoro degli errori commessi per non ripeterli nella seconda metà del campionato. Il Forlì è chiamato ora a un periodo di riflessione durante la sosta per ritrovare quella solidità che ha caratterizzato la prima parte del torneo. «Dobbiamo andare avanti, ci attende un girone di ritorno in cui dovremo fare punti e mettere a posto le cose che non hanno funzionato», ha concluso Miramari, lanciando un messaggio chiaro ai suoi ragazzi in vista della ripresa delle ostilità.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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