Il Renate mette il punto esclamativo sul suo 2025, chiudendo l'anno solare con una prova di forza che non lascia scampo alla Pro Patria. Lo 0-3 maturato allo stadio "Speroni" racconta di una squadra cinica, capace di soffrire quando necessario e di colpire con precisione chirurgica. Al triplice fischio, l'allenatore Luciano Foschi ha analizzato con grande onestà intellettuale una gara che, pur nelle proporzioni del punteggio, ha presentato diverse insidie nascoste.
“È un risultato che forse va anche oltre i nostri meriti, ma resta una vittoria giusta”, ha esordito il tecnico nerazzurro, dando merito al proprio estremo difensore per alcuni interventi decisivi che hanno mantenuto la porta inviolata nei momenti di massima pressione avversaria. Foschi ha descritto il match come una battaglia su un campo difficile, caratterizzata da molti contatti: “La partita è stata un po’ sporca e confusionaria, tra episodi e falli che hanno concesso alla Pro Patria qualche opportunità”. Nonostante un'emergenza numerica evidente, il gruppo ha saputo compattarsi: “Eravamo molto rimaneggiati e abbiamo dovuto lavorare tanto sui nostri errori, ma sono davvero soddisfatto”.
Con 25 punti in cassaforte al termine del girone, il bilancio è sicuramente positivo, anche se Foschi non vuole che la squadra si senta appagata. Secondo l'allenatore, infatti, il Renate avrebbe potuto raccogliere persino qualcosa in più per quanto espresso finora: “È un buon risultato, ma dobbiamo guardare poco la classifica. Se tiriamo le somme, probabilmente i punti che abbiamo sono anche meno di quelli che avremmo meritato”. Il monito per il 2026 è chiaro: “Non dobbiamo cullarci su questo: ogni partita è complicata, è un campionato estremamente equilibrato. La nostra prerogativa deve restare quella di lottare su ogni pallone”.
Uno dei meriti principali dello staff tecnico è stato quello di aver mantenuto alta la tensione alla vigilia delle festività, un periodo storicamente a rischio per la concentrazione degli atleti. “Sapevo che sarebbe stata una partita difficile. Ho chiesto ai ragazzi di non pensare alle feste di Natale e di non mettere il match in secondo piano”, ha rivelato Foschi, soddisfatto dell'approccio aggressivo mostrato in avvio. Il tecnico ha poi individuato nel raddoppio lo spartiacque psicologico del match: “Il secondo gol ha inciso molto: più che facilitare noi, ha aumentato le difficoltà per loro nel rimontare lo 0-2”. Nonostante qualche piccola critica alla gestione del possesso palla in fase di ripartenza, Foschi ha chiuso con un elogio alla duttilità dei suoi: “Ho dovuto adattare qualche giocatore, anche un esterno a centrocampo. Mi piace però lo spirito di sacrificio del gruppo e l’atteggiamento mostrato”.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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