La Fidelis Andria ritrova il sorriso e lo fa nel modo più convincente possibile, espugnando il campo del Pompei con un pesantissimo 0-1 che ridà ossigeno alla classifica e morale a tutto l'ambiente. Dopo il periodo nero caratterizzato dai passi falsi contro Virtus Francavilla, Sarnese e Manfredonia, la formazione pugliese è riuscita a invertire la rotta grazie alla firma del suo leader difensivo, il capitano Cipoletta, la cui rete è risultata determinante per portare a casa l'intera posta in palio.
Al termine della contesa, l'allenatore Giuseppe Scaringella ha espresso tutta la sua soddisfazione per una prova di carattere e maturità. “Abbiamo rischiato pochissimo e siamo stati molto pragmatici”, ha spiegato il tecnico, evidenziando come la squadra abbia seguito alla perfezione il piano gara preparato in settimana. La richiesta principale dello staff tecnico era stata quella di mantenere la massima concentrazione per evitare sbavature e, contemporaneamente, di essere cinici nel colpire non appena se ne fosse presentata l'occasione. Una strategia che ha pagato, permettendo ai biancazzurri di gestire i ritmi della partita con intelligenza.
Uscire da un tunnel di tre sconfitte consecutive non è mai un'impresa semplice, specialmente sotto il profilo psicologico. Scaringella ha voluto rimarcare proprio questo aspetto, lodando la tenuta mentale dei suoi uomini: “Dopo 3 sconfitte di fila non è facile lavorare su equilibrio e serenità e al contempo riuscire a portare tali caratteristiche in campo”. Il rischio di farsi prendere dalla fretta e dall'ansia da risultato era concreto, ma l'Andria ha saputo attendere il momento giusto senza perdere la bussola. Secondo l'allenatore, questa prestazione è la prova tangibile del valore del gruppo: “Nel momento in cui la partita ci avrebbe potuto spingere a giocare con frenesia, siamo stati efficaci e decisi. Abbiamo senza ombra di dubbio dimostrato di essere una grande squadra”.
Il successo assume un valore simbolico ancora più profondo perché arrivato in concomitanza con la dolorosa notizia della morte di Giorgio Rumignani, figura storica e indimenticata sulla panchina della Fidelis. Scaringella ha voluto dedicare un pensiero commosso all'ex tecnico, ricordando il periodo in cui, da giovane calciatore della Primavera, ebbe l'opportunità di allenarsi sotto la sua guida. “Ho avuto la fortuna di conoscerlo, perché quando ho giocato nella primavera della Fidelis è capitato che mi aggregava alla prima squadra”, ha raccontato il mister, descrivendolo come una persona di straordinaria caratura umana e un professionista di grande concretezza.
In una sorta di parallelismo tattico, Scaringella ha quasi intravisto l'ombra di Rumignani nella solidità mostrata dalla sua squadra in terra campana. “Lui era molto pragmatico e le sue squadre rischiavano pochissimo. Non è un caso, forse, che queste caratteristiche si siano viste in campo nella sfida vinta contro il Pompei”, ha concluso il tecnico, chiudendo così in bellezza il 2025 e il girone d'andata con un risultato che rilancia le ambizioni della Fidelis Andria in vista della seconda parte del campionato.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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