Il Termoli esce dal campo contro L’Aquila con zero punti in tasca ma con una dose massiccia di rabbia e frustrazione. Nonostante una prova gagliarda contro una delle corazzate del girone, la squadra molisana è stata condannata dagli episodi e da decisioni arbitrali che hanno mandato su tutte le furie il tecnico Fulvio D'Adderio. Nel post-partita, l'allenatore giallorosso ha evitato i consueti giri di parole, puntando il dito senza mezzi termini su un episodio specifico che avrebbe potuto cambiare le sorti della contesa.
“Non è rammarico, sono incavolato che è ben diverso”, ha esordito D'Adderio in sala stampa, mettendo subito in chiaro il suo stato d'animo. Il tecnico ha recriminato per un mancato fischio che ritiene solare, utilizzando un'iperbole per sottolinearne l'evidenza: “Abbiamo fatto la nostra partita e c’è un rigore sacrosanto che hanno visto anche a Paganica e non erano allo stadio”. Più che una critica generica alla direzione di gara, il mister ha invocato il rispetto delle regole: “Non sto parlando dell’arbitro, ma di come applicare il regolamento. Il regolamento dice così e lo devi dare. Stai a 10 metri e per questo lo devi dare”.
Nonostante la sconfitta, D'Adderio ha voluto sottolineare il valore della prestazione contro un avversario di altissimo profilo, ricordando che L’Aquila occupa il quarto posto e vanta quello che, a suo dire, è il tridente offensivo più pericoloso dell'intero raggruppamento. Tuttavia, proprio la capacità di finalizzare ha fatto la differenza. Il tecnico ha riconosciuto i limiti dei suoi sotto porta, ma con una precisazione: “Sì la freddezza sotto porta è il nostro limite ma non possiamo dare contro i nostri. Davanti la porta ci si arriva tutti quanti”. Per il mister, la differenza oggi è stata anche fortuita: “L’Aquila è diversa perché di solito finalizzano quelli davanti ma oggi ha segnato Dampha che non so quanti gol in carriera abbia fatto, però ha segnato lui”.
Infine, un pensiero colmo di stima è stato rivolto alla tifoseria giallorossa, che ha sostenuto la squadra con calore per tutti i novanta minuti. D'Adderio ha voluto rendere omaggio alla passione della piazza: “Il dispiacere è per i nostri tifosi: penso che Termoli e i termolesi sono gente che dimostra a tutti in Italia come si fa calcio, il tifo del calcio. Li ringrazio”. Resta la prestazione, ma resta soprattutto la sensazione di aver subito un torto che ha pesato enormemente sul risultato finale.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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